Stiamo vivendo un’epoca di grossi cambiamenti a livello globale. Il Nuovo Mondo, il cui arrivo è stato previsto da tempo, è già qui e lo sentiamo tutti.
C’è però qualcuno che lo percepisce più di tutti ed è chi ha il dono di guarire ed è destinato a partecipare al cambiamento globale di coscienza attualmente in corso. Come calamite, queste persone si sentono attratte verso una posizione di guida, che aiuta a facilitare questa trasformazione della coscienza umana e l’evoluzione della specie.
Per occupare questa posizione occorre attraversare una sorta di iniziazione. In genere questo si traduce in un trauma, in un’esperienza molto forte capace di trasformare profondamente.
Chi ha queste doti fa spesso fatica a imbastire relazioni sociali, perché si sente fuori luogo. Allora tende a isolarsi e a ritirarsi in un luogo dove si sente al sicuro.
Questo luogo tende ad essere spesso immerso nella natura. Montagne, mare, fiumi e animali aiutano a fare da ponti tra l’individuo e l’universo. Allora qui capiterà di avere delle percezioni nuove, di vedere e sentire cose che gli altri non vedono e non sentono. Questa profonda percezione rende difficile rimanere nella folla, perché da questa arrivano spesso troppe informazioni da gestire. Anche se non facile da integrare, questa sensibilità è una benedizione.
Tutti questi segni indicano una profonda predisposizione al potere della guarigione, di sé e degli altri. Molte persone, però, non lo sanno accettare e cercano di essere normali, combattendo inconsapevolmente con questi doni.
In generale, per comprendere tutto bisogna guarire prima se stessi e le proprie ferite profonde. Imparando, poi, ad amare se stessi in modo incondizionato, accettandosi per quel che si è.
E’ in questo momento che può giungere una chiamata spirituale abbastanza chiara, che indica la strada e invita in qualche modo a mettersi al servizio, per alleviare la sofferenza altrui. Rifiutare questa chiamate consiste spesso nel cadere vittima di squilibri e dolori fisici. L’opposizione crea ristagni e da qui le problematiche.
Compaiono poi magari dei sogni vividi, delle immagini sempre più chiare che tentano di convogliare il messaggio in modo preciso.
Quello che occorre ricordare è che ogni volta che si accetta la chiamata è necessario prendere consapevolezza del proprio ruolo di strumenti. Il guaritore non fa null’altro che comportarsi da ponte tra le dimensioni.
Nessuno ha i super poteri, ma semplicemente si presta al servizio come canale di diffusione di una nuova energia guaritrice. Il saperlo fare non è una dote, ma un dono.
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Articolo di generazionebio.com
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