E’ dagli anni ’60 che i sismologi di vari continenti hanno rilevato un suono misterioso, generato ogni 26 secondi. Da allora, ancora nessuno è stato in grado di capire di cosa si tratti.
Il cosiddetto battito cardiaco della Terra è stato documentato per la prima volta nel 1962 da John Oliver, ricercatore presso il Lamont-Doherty Geological Observatory della Columbia University. Si suppone che questo suono provenga dall’Oceano Atlantico meridionale o equatoriale. Nell’emisfero settentrionale, questo suono diventa più intenso nei mesi estivi.
Nel 1980, anche il geologo Gary Holcomb dell’US Geological Survey ha rilevato questo suono misterioso, notando il suo accentuarsi durante le tempeste.
Queste ricerche sono state ignorate per oltre due decenni, fino a quando uno studente laureato all’Università del Colorado ha deciso di studiate questo suono.
I dati che sono stati raccolti hanno evidenziato qualcosa di estremamente misterioso in questo battito. Per questa ragione, alcuni altri ricercatori si sono messi al lavoro per approfondire la questione, con degli strumenti speciali, identificandone la fonte nel Golfo di Guinea.
E’ stato pubblicato uno studio nel 2006 su questo suono misterioso, ma anche in quell’occasione non è stato possibile individuarne la natura.
Qualcuno ha parlato della teoria delle onde. Altri pensano si tratti dell’attività vulcanica della zona.
Tuttavia, nessuna di queste teorie stata confermata ufficialmente.
Gli interrogativi sono tanti: perché questo impulso lungo 26 secondi si verifica solo nel Biafra? Le onde colpiscono tutte le coste del mondo. Allo stesso modo, le regioni con attività sismica sono numerose.
Cos’ha quella zona di speciale? A questa domanda non c’è ancora oggi risposta. Il mistero resta da svelare e molti sono i ricercatori tuttora attivi nell’esplorazione di questo affascinante fenomeno.
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Articolo di generazionebio.com
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