Si parla sempre dei chakra come di sette centri energetici situati linearmente lungo il nostro corpo. Ma i centri sono più di sette. L’ottavo, ad esempio, va oltre il corpo eterico denso, è racchiuso dentro una membrana sottile e si riferisce in genere allo scopo dell’Anima.
E’ il chakra del Sé Superiore ed è intimamente legato ai sentimenti, ai pensieri, a tutte le azioni.
Lo strato energetico esterno dove si trova l’ottavo chakra è simile alla sacca amniotica dove galleggia il feto. Lì arrivano i fluidi nutritivi che garantiscono la sopravvivenza fino a quando non sarà pronto a passare alla fase successiva della sua vita fisica, dove respirerà ossigeno.
La funzione dell’ottavo chakra è analoga, in quanto mantiene la connessione spirituale esterna del corpo e abbassa le energie cosmiche a un livello più denso, così da rendere possibile la vita sulla Terra. Questo centro energetico rimane però sempre attivo, tra una incarnazione e l’altra. Lì rimane racchiusa l’energia prima di entrare nel corpo. E lì continua ad esistere nella medesima forma energetica dopo aver lasciato il corpo.
Il chakra dello scopo dell’anima offre l’opportunità di andare oltre la dimensione limitata tridimensionale: l’ottavo è infatti il primo di un gruppo di chakra extra-dimensionali, che supportano l’esistenza fisica all’interno delle “griglie energetiche”del pianeta.
Questo strato esterno di chakra collega i meridiani fisici/energetici ai meridiani planetari. Quando si raggiunge la coscienza dell’ottavo chakra, avviene l’unione con l’Anima Eterna, con il Sé Superiore e ha luogo la connessione con l’Uno.
Nel brodo energetico della vita, tutti gli esseri viventi sono interconnessi. Dove si trova, dunque, ciò che chiamiamo coscienza umana globale, quell’indizio energetico specificamente umano che imprime tutta l’esistenza? Senza dilungarci troppo, il nono chakra è la connessione con la Monade, o gruppo familiare anemico. Vicino al suo apice, la nona fascia energetica si fonde con la decima, che rappresenta la coscienza umana complessiva.
Per raggiungere questa vette occorre però prima purificare i sette chakra intra-dimensionali, dalla radice fino alla corona.
E’ possibile considerare l’ottavo chakra come la pelle esterna del corpo eterico denso, che lo circonda in ogni direzione. Si trova qualche centimetro sopra la testa e la rifornisce di energia, con un vortice. Anche sotto i piedi ci sono altri chakra extra dimensionali, che riforniscono il corpo denso di vortici di energia terrestre. E’ in questo modo che siamo connessi con tutto il cosmo.
Quando si rilascia abbastanza tensione interna, da sollevare il corpo eterico, avviene la fusione con il Sé Superiore e i centri energetici diventano un tutt’uno, rendendo ciò che c’è in alto uguale a ciò che c’è in basso ed esprimendo in pieno la perfezione del nostro essere.
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Articolo di generazionebio.com
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