I media sono uno strumento molto potente. Di base, sono un elemento neutro, che può però modificare i suoi effetti in base a chi li regola.
Di fatto, i media possono programmare la mente e manifestare ordine, unità e pace se si trovano nelle mani giuste. Al contrario, possono invece manifestare guerra, caos e divisione se posti nelle mani sbagliate.
Una migliore comprensione di questo concetto deriva dall’analisi del nome stesso media, che è la forma plurale di medium, che in latino significa mezzo. Può anche esprimere “una sostanza che interviene, come l’aria, attraverso la quale agisce una forza o viene prodotto un effetto”. Oggi ci si riferisce, con la parola media, ai mezzi di comunicazione, di informazione e intrattenimento come giornali, radio o televisione.
Quando si parla di televisione, si intende la trasmissione di programmi, sotto forma di immagini fisse o in movimento, tramite onde radio, via cavo, satellite o rete wireless a un ricevitore o schermo. Allo stesso modo, la televisione è il dispositivo elettronico per ricevere trasmissioni o programmi.
Qui entra in gioco il termine programmazione. Il programma è un piano per raggiungere un fine specifico: un programma di azione, di attività, di procedure, ecc.
Un programma contiene sempre parole o simboli. Ogni parola è composta da lettere, che sono a loro volta simboli che rappresentano idee (o ideogrammi). Tutte le lettere dell’alfabeto hanno il potere di trasmettere informazioni. Per questo motivo, possono essere utilizzate per programmare la mente.
All’interno di uno spettacolo televisivo, meglio noto come programma televisivo, le parole vengono utilizzate per trasmettere informazioni agli spettatori, per programmare le loro menti. Ecco perché si chiamano in questo modo.
L’arte delle parole è magica e il loro uso può essere paragonato a un incantesimo. Le lettere che costituiscono ogni parola si possono paragonare a dei sigilli, ovvero a dei segni che possono avere un potere occulto.
Del resto, è risaputo che le parole si possono utilizzare per ipnotizzare la mente, con degli incantesimi positivi o negativi. Ma si possono usare anche per stimolare la mente a produrre pensieri che si trasformano in idee. La mente subconscia proietta poi molti di questi pensieri e idee nel mondo esterno, come cose materiali. In altre parole, gli oggetti materiali che vediamo intorno a noi sono pensieri proiettati, che prendono una forma fisica. Dal momento che le parole possono stimolare la mente a produrre pensieri, possono anche essere usate per controllare la realtà collettiva dell’umanità. Una delle migliori tecnologie per farlo è proprio la tv.
La quale, viene usata per raccontarci una visione e per lanciare un incantesimo. Lo scopo non deve per forza essere negativo. Tutto dipende dall’intento. Oggi è facile constatare quale sia lo scopo dei media, che non fanno altro che divulgare l’immagine di un mondo peccaminoso, dove regnano i comportamenti negativi, gli atteggiamenti avidi e razzisti e dove si stimola esclusivamente lo scontro.
Da qui, diventa facile sviluppare individualmente una forma di disturbo, che impedisce alle persone di riconoscere la realtà. L’incantesimo è così potente che vita vera e fantasia si mescolano e diventano un tutt’uno. Alla base, si tratta di una sorta di virus informatico composto da parole e simboli, con il potere di influenzare il programma naturale della mente. Questo virus ha il potere di riprogrammare la mente e di farle credere in qualcosa che non è reale.
Sempre di più è necessario imparare ad essere vigili, quando si ascoltano e guardano le notizie. Solo con la consapevolezza si può diventare immuni a questa riprogrammazione. La maggior parte delle notizie divulgate hanno oggi lo scopo di dividere l’umanità.
Non è però tutto perduto, perché non esistono solo agenti oscuri che operano dietro questi meccanismi. Il sistema può essere ripulito, ma occorre che ci sia un numero sufficiente di uomini e di donne capaci di rompere l’incantesimo e disinnescare questa arma.
Questo succede quando si inizia a comprendere in che modo funzionano i media e quale impatto abbiano sulla mente. La presa di coscienza è la prima arma di difesa. Ma occorre che sia sempre più diffusa.
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Articolo di generazionebio.com
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