La parola Amen è senza dubbio una delle più pronunciate nella storia dell’umanità.
Si tratta di un termine antico (in Ebraico אָמֵן, in Greco ἀμήν, in Arabo آمين) che si può tradurre con “verità” o “vero”.
Molti sostengono che sia addirittura la parte più importante di una preghiera, perché dotata di un potere raro. Comprenderne il significato apre potenzialmente le porte dei cieli e dona benedizioni a chi la pronuncia consapevolmente.
La particolarità del termine Amen è di essere universale.
La usano cristiani, israeliti, musulmani. Da secoli. Sia in preghiera che in meditazione.
Il suo uso più antico conosciuto proviene dalla Torah. Nel libro dei Numeri, al versetto 22, si legge:
E la donna dirà: “Amen, amen”
Questo termine è stato adottato dal cristianesimo circa 2000 anni fa e si usa recitarlo alla fine delle preghiere e degli inni. Stessa cosa nell’Islam, che usa porre questa parola a suggello delle suppliche, note come dua.
Nonostante sia così usata, pochi ne conoscono il significato profondo, oltre che il suo vero scopo e la funzione che riveste nella preghiera.
Come anticipato, la sua traduzione letterale è “vero”, “verità”, “veramente”. A volte viene tradotta anche come “così sia”.
Ma c’è molto altro.
Il termine Amen ha un potere sul nostro subconscio, ma per comprenderlo è necessario fare un passo indietro.
Le 10 dimensioni della realtà e la funzione della parola Amen
La realtà è costituita da 10 dimensioni, 9 delle quali sono nascoste. Quella che conosciamo, la decima, corrisponde alla realtà fisica, che è limitata dai nostri cinque sensi. La vera realtà si trova nelle rimanenti dimensioni, che rappresentano la fonte di ogni benedizione, saggezza, piacere e buona fortuna. La nostra realtà fisica trae sostentamento da questa sorgente di luce; ogni volta che ci scolleghiamo da essa, regnano l’oscurità, il dolore e il caos.
Si può immaginare che la realtà materiale e le restanti 9 dimensioni siano collegate tra di loro attraverso dei cavi elettrici e che per accedere alla fonte di luce sia necessario accendere un interruttore. Le preghiere che si pronunciano rappresentano i fili attraverso i quali passa la corrente elettrica. La parola Amen è l’interruttore che va attivato per accendere la luce.
Si può considerare come il pulsante di attivazione del sistema di riscaldamento, come il telecomando che accende la tv o la manopola che avvia il climatizzatore.
Da una prospettiva più ampia, si può intendere come il pulsante di accensione e di spegnimento della vita.
Ecco spiegato perché questa parola è più importante persino delle preghiere. Del resto, a cosa servono un impianto elettrico, gli elettrodomestici e le lampadine se non ci sono interruttori di corrente per accenderli? Senza l’Amen anche le preghiere diventano inutili.
La parola Amen è in grado di metterci in connessione con il 99% della realtà che non vediamo e che non conosciamo, ma che rappresenta la fonte di ogni ispirazione e intuizione, la guida alla nostra esistenza quotidiana. Senza la quale ci sentiamo perduti e la vita perde di senso.
Quindi, è limitante sostenere che la sua traduzione sia un banale “così sia”. Amen è l’impulso che crea azione e movimento, dando forma alla realtà fisica guidata dalla Luce. E’ ciò che permette che le cose avvengano (specialmente quelle che includiamo nelle nostre preghiere).
Solo così è possibile generare Luce e dissolvere l’oscurità. Amen.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.