Una domanda molto affascinante che non ha ancora una risposta chiara e certa e se l’uomo possa vivere più vite simultaneamente sul piano terreno o in altre linee temporali, se non addirittura in universi paralleli.
Qualcuno è pronto a giurare che sì, sia possibile.
Ma cosa si intende per vite simultanee?
Tecnicamente, vivere simultaneamente più vita significa per l’anima abitare contemporaneamente più di un corpo. Ciò significa che la nostra anima, in questo momento, potrebbe trovarsi anche in un luogo totalmente diverso del mondo, o dell’universo.
Com’è possibile una cosa del genere? Siamo abituati a pensare a una sola anima e a una sola vita.
Molte scuole dell’Antica Saggezza riconoscono però che l’anima si può espandere per evolvere in altre incarnazioni simultanee.
La frase riportata nella Genesi (1-28)
Siate fecondi e moltiplicatevi
è stata così interpretata e potrebbe dunque confermare questa possibilità. Secondo questi insegnamenti, un’anima matura potrebbe apparentemente avere la possibilità di stare in diverse estensioni dell’anima stessa. Se la nostra anima si trova in altri luoghi, allora qualsiasi persona che detiene quell’anima si affaccerà alla vita con la medesima impronta spirituale. Si può trattare di persone diverse, con un aspetto diverso, che magari sviluppano un talento diverso o ruoli opposti; avranno però le stesse paure e gli stessi ricordi del passato. Questo significa anche che avranno da imparare lezioni molto simili.
Anche se le vite simultanee della stessa anima non si influenzano reciprocamente durante la loro esistenza, quando le estensioni si incontreranno di nuovo sul piano astrale potranno accumulare le esperienze vissute individualmente nello stesso database, che permetterà a quell’anima di crescere in modo esponenziale.
Da un punto di vista temporale, c’è una sola correlazione con le vite simultanee. Gli eventi cronologici si verificano in modo sequenziale o simultaneo. Nell’ultimo caso, la parola “simultaneo” si può applicare a due o più azioni che avvengono nello stesso momento, ovvero allo stesso punto relativo nel tempo. Quando applicato alla realtà delle anime, infatti, il concetto del tempo perde il significato che gli diamo nella dimensione materiale. Dato che tutte le anime del creato esistono nel regno dell’eternità, che valore può avere il tempo in quella dimensione?
Quale sarebbe lo scopo universale delle vite simultanee?
E’ risaputo che l’anima cerca di evolvere e di comprendere le leggi e la verità universale. Tutto questo avviene per mezzo delle incarnazioni. L’anima sceglie di imparare attraverso le esperienze, giungendo a conclusioni, raccogliendo informazioni, imparando e sviluppando delle capacità specifiche. Attraverso la reincarnazione simultanea, l’anima può evolvere più rapidamente e in maniera più elevata.
Vite simultanee possono avere luogo altrove, su questo piano terreno o in altre dimensioni, o in altre forme utili all’evoluzione dell’anima, affinché la sua conoscenza si possa amplificare. Questo meccanismo può risultare oltremodo vantaggioso.
Magari un’anima può decidere di avere delle esistenze simultanee per capire cosa sia l’amore. Cosa difficile da imparare, se non si conosce il suo opposto e tutte le sfumature di emozioni ad esso correlate.
Le linee temporali e gli universi paralleli
Molte teorie scientifiche hanno tentato di dimostrare l’esistenza di universi paralleli al nostro. Le linee temporali parallele sono invece come dei blocchi che si incastrano insieme.
Helena P. Blavatsky era convinta che nemmeno un centimetro dell’Universo fosse vuoto. Secondo questa teoria, ogni volta che prendiamo una decisione importante, che cambia la direzione della nostra vita, creiamo un universo parallelo, un’alternativa, una realtà potenziale.
Magari un giorno decidiamo di trasferirci in un paese all’estero, col pensiero di frequentare l’università e di tornare poi a casa una volta presa la laurea. Poi però incontriamo l’amore della nostra vita, ci sposiamo e mettiamo su famiglia lì. Cosa sarebbe successo se invece fossimo tornati nel nostro paese d’origine dopo la laurea o se non fossimo proprio andati all’estero?
E’ probabile che in entrambi gli universi tutti gli eventi causali che danno vita alla nostra realtà avvengano nella stessa maniera. La sola differenza è che quando la decisione la prendiamo in questo universo, nell’altro intraprendiamo un’altra strada.
Non è facile immaginare che il nostro non sia il solo universo, che ce ne siano altre versioni, ma anche che esistano altre versioni di noi stessi, con vite parallele ma totalmente diverse dai parametri della realtà a cui siamo abituati.
Eppure, si tratta di una possibilità, che oggi anche la fisica quantistica propone. Persino Stephen Hawking si è espresso in tal senso, affermando che il nostro potrebbe essere solo uno di tanti universi simili.
Quando un’anima è pronta a reincarnarsi in un corpo, solo una parte lo fa davvero. Il resto dell’energia può quindi andare in altri regni o dimensioni, portando con sé una missione differente.
Una parte di noi può trovarsi ancora nei regni superiori e questo potrebbe spiegare la possibilità di accedere al altre dimensioni per ricevere dei messaggi. L’importante è aprirsi a questa possibilità, perché potrebbe essere di grande aiuto per accedere alla propria essenza più pura. Un po’ come se il nostro sé superiore fosse una sorta di estensione di noi stessi e vivesse altrove e noi potessimo disporre della sua conoscenza e della sua esperienza.
Questo potrebbe significare vivere simultaneamente in dimensioni e posti diversi. Non è ancora stato dimostrato ufficialmente, ma perché non provare a immaginarlo? Che effetto fa?
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Articolo di generazionebio.com
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