Emile Coué è un celebre farmacista e psicologo francese che fu tra i primi a parlare della teoria dell’autosuggestione.
Secondo Coué, l’immaginazione e i pensieri di un individuo possono influenzare in maniera sostanziale il suo benessere e la sua guarigione.
Partendo dal presupposto che il potere dell’immaginazione fosse miracoloso per il corpo umano, Coué riteneva che lo stato di salute di un individuo dipendesse direttamente dalla direzione positiva o negativa dei suoi pensieri. Motivo per cui è opportuno trarre sempre ispirazione da pensieri positivi.
Alla base del suo metodo vi è l’autoipnosi, un approccio di riequilibrio eccellente e sicuro per varie condizioni di salute. Coué aveva infatti osservato, grazie al suo lavoro come farmacista, come i pazienti convinti dell’efficacia di un farmaco fossero in grado di guarire più velocemente degli altri e senza alcuna complicazione. Questo tipo di fiducia stimola infatti l’organismo a reagire in modo adeguato alla terapia, riprendendosi più rapidamente da una lesione o da un intervento chirurgico.
Se si diventa quindi abili a domare il flusso dei propri pensieri, trasformandolo in un’onda positiva, si possono evitare molte conseguenze nefaste.
Da qui nasce il metodo dei 12 nodi: un trattamento unico che ricorre, appunto, all’autosuggestione, aiutando l’individuo a sostituire i pensieri negativi con altrettanti pensieri costruttivi. In questo modo si previene quel meccanismo per cui le brutte aspettative restano bloccate nella memoria e nel subconscio, andando così a controllare l’organismo e minandolo dall’interno.
Come funziona il metodo dei 12 nodi
Quando si inizia a praticare questa tecnica, occorre occorre sintonizzarsi sulla forza del proprio corpo, supportandolo con pensieri positivi.
Sono state sviluppate delle formule semplici e comprensibili, per fare questo. Però funziona meglio quando ognuno sviluppo le sue personali, fatte di combinazioni di parole utili e associate alla condizione che si sta vivendo. Più le frasi sono semplici, migliore sarà il risultato. Il subconscio preferisce infatti delle formule verbali poco complesse.
Un semplice mantra costituito da 5 o 6 frasi è l’ideale per cominciare.
- ripetere il mantra ogni sera prima di coricarsi e ogni mattina prima di alzarsi, rimanendo seduti sul letto a occhi chiusi
- pronunciare le frasi a voce alta, con tono calmo e sicuro
- meglio pronunciare tutto in maniera monotona, senza evidenziare parti del testo specifiche
- ripetere il mantra 12 volte
Per non distrarsi, Coué consiglia di prendere un filo spesso di lana e di fare 12 nodi percettibili al tatto. In questa maniera, si potranno toccare con le dita delle mani mentre si recita il mantra. Oltre a impedire ogni distrazione, il movimento stesso delle dita sul filo stimola il cervello in maniera benefica.
Le frasi da combinare possono essere diverse e il testo dovrebbe essere in forma positiva.
mi riprendo facilmente e rapidamente
perdo peso in modo sano
smetto di fumare
sono in ottima salute
il dolore svanisce
Ciò che conta è che questa formuli non arrechi alcun disagio quando viene recitata.
Questo esercizio ripetuto con costanza aiuta a sostituire la forma pensiero distruttiva con una molto più positiva, in grado di influenzare di conseguenza anche il benessere fisico ed emotivo.
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Articolo di generazionebio.com
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