Le persone empatiche lo sanno bene: non solo devono gestire il proprio sovraccarico emotivo, spesso si trovano ad assorbire anche quello degli altri.
Nei periodi di crisi generalizzata, quando le emozioni negative toccano un grande numero di persone, questo fenomeno si aggrava ulteriormente, diventando difficile da controllare. Specialmente perché chi è in grado di percepire profondamente le emozioni altrui, le capta non solo rimanendo vicino agli altri: è sufficiente guardare la tv, leggere un post online o ricevere una telefonata scoraggiante.
Il sovraccarico emotivo
Questo stato di sopraffazione emotiva subentra quando le emozioni sono così intense da non poter essere gestite. Le persone empatiche ne sono facilmente vittima, perché il loro sistema non riesce a elaborare una tale ondata di percezioni.
Di conseguenza, anche la capacità di ragionare diventa oltremodo complessa, perché la mente va nel caos. La vita quotidiana ne risente, così come le relazioni: la comunicazione, infatti, diventa spesso difficoltosa.
I sintomi del sovraccarico emotivo
Quando si è in grado di riconoscere tempestivamente questo stato, è più facile intervenire prima che sia troppo tardi.
Reazioni eccessive
Il sovraccarico emotivo porta spesso a rispondere in modo esagerato persino a delle sciocchezze: quando il secchio è pieno, anche una piccola goccia lo fa traboccare.
Difficoltà di concentrazione
Come detto, se la mente è nel caos, mantenere la capacità di ragionare e di focalizzare è quasi impossibile.
Difficoltà a dormire
L’ondata di emozioni esterne, che si sommano alle proprie, possono mandare in agitazione e disturbare il riposo notturno, nonostante la stanchezza.
Tensione muscolare
Anche i sintomi fisici che ne derivano non sono da ignorare: lo stress comporta tensione generalizzata nel corpo, così come mal di testa o addirittura vertigini e nausea.
Cosa fare per far fronte al sovraccarico emotivo
E’ di fondamentale importanza rallentare il fenomeno fino a spegnerlo totalmente. Il tutto attraverso delle strategie adeguate di gestione della crisi generalizzata.
Rimozione degli stimoli
La cosa più semplice da fare è ridurre l’afflusso di stimoli negativi. Evitare l’esposizione eccessiva alle notizie negative, ai social media tossici e a qualsiasi cosa che possa suscitare sentimenti distruttivi.
Rilascio intelligente dello stress emotivo
Non è facile, specialmente per una persona empatica, ma imparare a lasciare andare le emozioni negative è di primaria importanza. Altrimenti, queste affonderanno in profondità e compieranno ancora più danni.
Per ridurre il sovraccarico, si possono provare attività come la meditazione o lo yoga. Qualsiasi cosa che permetta di liberare la tensione, come la respirazione ad esempio, risulterà utile alla causa.
Concedersi un momento buio
Quando liberare le emozioni diventa impossibile, perché sono troppe, c’è solo una cosa da fare e un’altra da non fare. La prima è lasciare che sia. La seconda è non opporsi. Il che si traduce nella totale accettazione, in presenza, del momento. Attraverso un’osservazione consapevole delle sfumature delle emozioni che si provano – che siano rabbia, tristezza o ansia – è più facile comprenderne il messaggio e farle svanire più rapidamente, ritrovandosi così con la mente sgombra. A volte parlarne con qualcuno aiuta.
Attività costruttive
Saper ritrovare la pace mentale e il rilassamento fisico è importante per superare meglio i momenti di sovraccarico emotivo. Attività come leggere, disegnare o fare stretching innescano nel sistema delle reazioni chimiche di riequilibrio, che indurranno rapidamente un senso di pace ritrovata.
Sensazioni estreme
Quando il sovraccarico diventa travolgente e causa una totale disconnessione dalla realtà è consigliabile darsi un pizzicotto, per tornare a radicarsi nel presente, oppure mettere le mani in acqua calda o fredda. Si tratta di distrazioni immediate, che distolgono dal rimuginio mentale e permettono di ritornare nel corpo, nel qui e ora.
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Articolo di generazionebio.com
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