Quante volte capita di non sapere in alcun modo arrestare il proprio dialogo interiore, tanto da avere la sensazione netta di trovarsi dentro una vera e propria guerra psicologica?
Il jiu-jitsu mentale è un’ottima risorsa per contrastare questa tendenza.
Dentro di noi molto spesso accampiamo scuse come:
non posso
cosa penseranno di me se faccio questo, o dico quello
Liberarsi da questo dialogo interiore negativo è difficile come estirpare un’erbaccia. Questo succede perché queste forme pensiero sono installate nel sistema da molto tempo.
Riguadagnare la propria libertà è comunque possibile, ricorrendo a questa arte marziale originaria del Giappone, che combina molte strategie di attacco e difesa. Il primo principio si basa sul rifiuto di qualunque arma. E’ curioso, se si pensa che i guerrieri giapponesi usavano questa tecnica nelle battaglie condotte contro samurai ben armati con armature pesanti.
L’obiettivo reale è costringere il nemico a ritirarsi, senza ricorrere a niente di brutale. Occorre essere flessibili e morbidi. Esiste una forma di jiu-jitsu che è più mentale e proprio per questo risulta assai utile per combattere i pensieri negativi.
Le componenti principali di questo approccio sono tre.
Meno scontri, più serenità
Quando si pratica regolarmente la meditazione, si riduce inevitabilmente la quantità di pensieri negativi. Si riconquista la pace e si vede migliorare anche la concentrazione. Uno degli obiettivi di questa strategia consiste nel mantenere l’equilibrio interiore.
Solo così è possibile ridurre i pensieri aggressivi, l’autocritica e le scuse citate in precedenza.
Ogni volta che ci rendiamo conto che è partito un incessabile dialogo interiore, dovremmo parlare a noi stessi come se ci stessimo rivolgendo a un’altra persona. Così, ciò che diciamo sembrerà detto da una voce nuova e il contenuto sarà più facile da trasformare in positivo e da integrare.
In questa fase, occorre usare spesso frasi come:
rilassati e concentrati
non criticare te stesso
apprezza tutto ciò che fai
Sbarazzarsi dell’eccesso
Le arti marziali si basano su un principio fondamentale: non danneggiare nessuno. Si deve, invece, immobilizzare il nemico e prevenire i suoi comportamenti aggressivi.
Prima di ogni cosa, serve determinare quali sono i pensieri negativi in atto al momento. Magari è in corso un’eccessiva autocritica. Se in quei frangenti proviamo a dire:
Adesso è il momento sbagliato. Con i tuoi dubbi e le tue credenza hai superato il limite. Smetti di criticarmi quando non c’è un motivo. Ora sono pronto ad accettare solo le critiche costruttive
l’energia dentro di noi si trasformerà.
Bandire i pensieri che fanno soffrire
Questa strategia è la più difficile e serve molta determinazione per attuarla. Lo scopo è prevenire i pensieri inutili. Spesso i pensieri ci paralizzano e ci impediscono di realizzarci. Per questo è meglio sbarazzarsene. Il modo più semplice è:
- identificare i pensieri che influenzano negativamente la nostra vita
- trasformare frasi come, ad esempio “non andare al colloquio, tanto non sarai assunto” con “esiste un vero motivo per cui non dovrebbero assumermi?”
- impedire ai pensieri negativi di avere il sopravvento e, dire a voce alta “vado al colloquio e darò il meglio di me, perché mi sentirò a mio agio e sono già orgoglioso di ciò che farò”
Se queste poche regole vengono seguite correttamente, il jiu-jitsu mentale può davvero diventare un ottimo strumento per migliorare la propria vita, perché aiuta a costruire un approccio più sano e sicuro alla vita, senza diventare schiavi di pensieri irrazionali.
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Articolo di generazionebio.com
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