Ormai la fotografia ha conquistato il mondo e, grazie a un potentissimo mezzo diffuso su larga scala come lo smartphone, è diventata una forma di arte alla portata di tutti.
Ogni giorno si scattano miliardi di fotografie, la maggior parte delle quali rimangono sul rullino virtuale dei supporti digitali.
In alcuni casi, però, alcune vengono ancora stampate, magari per finire sulle pareti di casa o in qualche porta-ritratto.
Altre, vengono pubblicate sui social, alla mercé di sguardi spesso indiscreti e, talvolta, anche maligni.
Ciò che pochi sanno, ma che gli esoteristi affermano con convinzione, è che la fotografia non cattura soltanto l’aspetto esteriore di una persona, ma anche la sua energia. Questo è il motivo per cui nei rituali magici, anche quelli di guarigione, spesso si ricorre attivamente alla fotografia del destinatario.
La materia risulta pertanto molto delicata.
La consapevolezza di poter fare del male a se stessi e agli altri attraverso una fotografia, se questa viene usata nel modo sbagliato, dovrebbe far muovere con cautela quando si tratta di maneggiarne la stampa o di pubblicarla in formato digitale in internet.
Vigono allora le seguenti superstizioni in merito. L’ideale è prendere atto e poi o ignorarle, oppure comportarsi di conseguenza, sulla base della propria personale percezione.
- Non dare la propria foto ad estranei: non si può essere certi di quale utilizzo ne faranno.
- Non dare alla persona amata una fotografia nella quale si è da soli. Meglio scattare una foto insieme. La foto solitaria attirerà solitudine; la foto di coppia, al contrario, attirerà l’energia dell’amore e dell’armonia.
- Non strappare o tagliare una fotografia. Se è vero che in essa vi è anche l’energia di una persona, distruggendola avrà un’influenza negativa anche su di lei.
- Non posizionare le foto dei parenti defunti in luoghi visibili. Per ricordare e onorare i morti, meglio ritirarle in un album, senza appendere il loro ritratto alle pareti, cosa che potrebbe diffondere in casa l’energia del dolore.
- Attenzione con l’eccesso di pubblicazioni online di fotografie che mostrano la propria vita privata. Questo le espone costantemente ai sentimenti potenzialmente negativi dell’osservatore, che anche inconsapevolmente potrebbe influenzarci con la sua invidia o i suoi pensieri negativi. Non c’è da stupirsi, poi, se quando siamo ad esempio in vacanza ci succedono sempre le cose peggiori. Impariamo a mantenere un po’ di riservatezza, evitando di esporre costantemente la nostra vita privata in pubblica piazza!
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Articolo di generazionebio.com
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Foto di PxHere
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