Sempre più ricerche sono in grado di dimostrare che la compassione per gli altri offre significativi benefici al donatore, soprattutto sul piano emotivo. Questi, poi, hanno luogo a prescindere dal fatto che il destinatario ne sia al corrente o meno.
Sono state seguite 175 coppie di sposi, sposati in media da 7 mesi circa.
A ogni partecipante è stato chiesto di registrare su un diario giornaliero, per 2 settimane, tutti quei momenti in cui uno dei coniugi aveva messo da parte i suoi desideri personali per soddisfare quelli dell’altro. In tutto questo, andava valutato in particolare il proprio benessere emotivo, esprimendolo nei termini di:
- felice
- entusiasta
- calmo
- arrabbiato
- triste
- ferito
Le coppie hanno riferito di avere ricevuto e dato una media di 0,55 atti compassionevoli al giorno, con i mariti in vantaggio nel ricevere, rispetto alle loro mogli. Per atti compassionevoli si intende dimostrare apprezzamento all’altro con dei gesti, modificare i propri piano per il bene dell’altro, esprimere gratitudine al partner o semplicemente fargli un favore.
Prima di condurre lo studio, tra i ricercatori era diffusa la convinzione che a beneficiare maggiormente degli atti compassionevoli fosse il destinatario. Le cose sono andate oltre ogni aspettativa, perché si è scoperto che non era importante per il donatore che l’altro si accorgesse del gesto, poiché egli ne traeva beneficio comunque. L’importante era farli, per vedere il proprio benessere emotivo migliorato in maniera significativa.
In generale, mostrare compassione agli altri apporta tutta una serie di vantaggi.
Rende felici
Uno studio ha dimostrato che i centri del piacere nel cervello che si attivano quando si esprime compassione per gli altri sono gli stessi che vengono stimolati quando si guadagnano i soldi.
Rende attrattivi
Uno studio sul partner ideale, ha dimostrato che sia uomini che donne danno moltissima importanza al fatto che l’altro sia particolarmente gentile.
Migliora il benessere emotivo di chi ci circonda
Una ricerca condotta presso la University of Virginia ha rilevato che vedere delle persone che aiutano gli altri crea uno stato positivo di elevazione.
E’ contagioso
Generosità e gentilezza, quando espresse, diventano contagiose e si diffondono rapidamente e a catena.
Aumenta la salute l’aspettativa di vita
Molte ricerche dimostrano che le persone che aiutano gli altri e che hanno delle connessioni sociali positive sono molto più sane e resistenti alle malattie, rispetto a chi è egoista o si chiude in se stesso.
Diminuisce gli stati di ansia
Quando ci sentiamo giù di morale, aiutare gli altri ci fa uscire da quella condizione in cui siamo così tanto concentrati su noi stessi da non vedere altro. Subito ci fa provare meno dolore e cambia la prospettiva.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
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