Quando ci si trova ad affrontare delle situazioni stressanti, una cosa che può giocare a nostro favore è la capacità di gestire le emozioni nel modo migliore.
Saperlo fare permette di mantenere la sicurezza in noi stessi, muovendoci agevolmente in direzione della soluzione ottimale al problema. Questo succede quando non si è governati dalle emozioni stesse e non si perde il controllo sulla propria vita.
Le emozioni, del resto, sono pure manifestazioni bioenergetiche e sono parte integrante di noi, come il sangue o la linfa. Esse ci aiutano ad interagire con l’ambiente esterno, a prendere delle decisioni e a elaborare meglio le nostre idee. L’emotività è un aspetto che ci fa sentire vivi e creativi: senza emozioni, saremmo degli automi.
Essendo però le emozioni più forti, da un punto di vista energetico, della ragione, ci spingono spesso a compiere azioni avventate, di cui si rischia di provare pentimento. Qui entra in gioco l’importanza di una corretta gestione della propria emotività. Molte persone sono però soggette a delle credenze sbagliate e a compiere degli errori grossolani nel tentativo di non cedere alle emozioni.
Bloccare le emozioni
Ciò che si prova non va mai represso, per evitare di aggiungere dello stress ulteriore al momento che stiamo vivendo.
Fare finta di niente
Se siamo in preda alla rabbia, ma sorridiamo in modo ipocrita, ancora una volta il corpo sarà colpito da uno stress maggiore.
Cedere alle emozioni
Urlare quando si è arrabbiati, scalpitare in preda all’isteria o bloccarsi quando si prova apatia non porta a niente di buono. Soprattutto se alla base di questo comportamento c’è la tendenza di addossare la responsabilità di ciò che sta accadendo a qualcosa di totalmente esterno.
Sforzarsi di essere positivi
Pensare positivo a tutti i costi, così come fare finta, non fa che allontanare dalla realtà e rappresenta una forzatura inaudita che non giova in alcun modo.
Esercizi di base per imparare a gestire le emozioni in modo sano
Per evitare gli errori elencati, l’unica via è imparare a gestire le emozioni con l’allenamento. Gli esercizi che seguono, se fatti regolarmente, daranno via risultati sempre più significativi.
1. Identificazione
Bisogna prima di tutto dare un nome all’emozione che si prova in un determinato momento. Così facendo, diventa più facile osservarla. E’ tutto molto semplice: ci fermiamo un attimo, osserviamo noi stessi e ci soffermiamo sull’emozione di fondo e ci domandiamo “cos’è questo?” finché non arriva una risposta chiara.
2. Proiezione
Ogni emozione viene sempre in qualche modo proiettata sul corpo, che viene di conseguenza manipolato. Occorre invertire il processo: controllare il corpo per risalire alla gestione dell’emozione. Quando sentiamo un’emozione che ribolle, traduciamola mentalmente in una parte del corpo: poi tendiamo il muscolo fino a quando c’è forza e poi lo rilassiamo. Il rilassamento si espanderà e insieme a questo fenomeno anche l’emozione risulterà sopita.
3. Inspirazione
Quando si viene sopraffatti da un’emozione violenta è impossibile riconoscerla consapevolmente. Solo il riflesso automatico può addolcirla. Questo riflesso potrebbe consistere in una inspirazione profonda,s eguita da un’espirazione lenta. Questo esercizio in particolare richiede molto allenamento regolare, finché ad un certo punto verrà automatico in caso di bisogno.
4. Visualizzazione
Ogni esperienza che viviamo è fatta dell’emozione che suscita, dalla sua sensazione corporea e dai pensieri che la accompagnano. Vi è anche un’immagine da associare e questa risulterà di grande aiuto nell’influenzare il il rilascio dell’emozione. Quest’ultima andrà visualizzata in base alla dimensione, alla forma, al colore, al peso e alla densità che vi assegneremo. A quel punto, si inizia a giocare: si cambiano la forma o il colore, oppure la dimensione. Magari la si visualizza mentre si trasforma in qualcosa di liquido da far scivolare nel lavandino, così da dissolverla più facilmente
Questi esercizi sono da ripetere per tanto tempo, lavorando su se stessi con costanza e regolarità. Solo così si potrà diventare persone libere e felici: ma l’impegno è d’obbligo e richiede, come per tutte le cose, voglia, metodo e disciplina.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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