Una delle minacce maggiormente pervasive a cui è esposto oggi il nostro cervello è qualcosa che sta ancora passando totalmente inosservata.
Quando si pensa a un danno cerebrale si immagina una lesione alla testa. Motivo per cui, ad esempio, sono in vigore delle leggi che impongono l’uso di caschi o di cinture di sicurezza in mobilità, per prevenire qualsiasi lesione.
La classica botta in testa non è però l’unico modo per compromettere il nostro cervello. Un danno cerebrale può essere causato da qualsiasi cosa che fisicamente provochi delle alterazioni, capaci di ridurre le funzionalità cognitive dell’individuo.
Nutrirsi di tutto ciò che propina la cultura di massa può dare i medesimi effetti.
Il ragionamento è semplice. Ogni volta che si impara qualcosa di nuovo, il cervello cambia fisicamente. Nello specifico, si sviluppano delle nuove connessioni tra i neuroni, oppure si rinforzano quelle già presenti. Ogni cosa che si impara viene in un certo senso “incisa” nel cervello. Non sempre questo è positivo.
Non tutto ciò che si apprende è di qualità, alla stessa stregua del cibo che si consuma. Oggi, il nostro essere bersagliati continuamente dalle informazioni non ci rende persone più consapevoli. Soprattutto perché si tratta di una impostazione predefinita, analoga appunto al cibo spazzatura. In questo caso, si può definire informazione spazzatura.
La cultura di massa rischia di rendere tutti più stupidi, proprio come il cibo spazzatura, se consumato ogni giorno, non ci rende affatto più sani.
Ogni volta che registriamo delle cattive informazioni, il nostro ragionamento diventerà irrazionale e si tradurrà in azioni inefficaci da parte nostra. La conseguenza? Risultati scarsi in qualsiasi cosa si faccia.
La manipolazione che spesso scaturisce dalla cultura di massa spinge a camminare con il paraocchi, ad avere diversi punti ciechi. Il cervello, di conseguenza, crea un falso senso della realtà e si finisce per andare a sbattere contro le cose.
Tutto questo si può osservare chiaramente intorno a noi. Dall’ambito politico a quello apparentemente più banale dell’attualità. Le persone, dopo avere fatto il pieno di informazioni di pessima qualità, diventano letteralmente incapaci di considerare qualsiasi prospettiva diversa, anche davanti alle evidenze più palesi. Questo dipende dal fatto che l’apprendimento che deriva dalla cultura di massa rende impossibile interagire con la realtà in maniera lucida e coerente.
L’ulteriore problema è che l’apprendimento spazzatura si può paragonare ad una “malattia contagiosa” che si diffonde in tutto il cervello, costituendo una sorta di circolo vizioso. Più si apprendono informazioni di scarsa qualità e più se ne sente il bisogno. Un po’ come quando diciamo a noi stessi che mangeremo un solo biscotto, ma poi non riusciamo a resistere e continuiamo ad allungare la mano verso la confezione e a portarne altri alla bocca.
Ogni volta che apprendiamo qualcosa di nuovo, andiamo ad aggiungere un mattone all’edificio della nostra conoscenza, rendendolo sempre più grande.
Si può bene immaginare cosa accade quando un edificio è costruito su fondamenta scadenti come la cultura di massa.
Stabilito che:
- l’apprendimento cambia fisicamente il cervello
- l’esposizione a qualcosa per impostazione predefinita è apprendimento spazzatura
- l’apprendimento spazzatura corrisponde letteralmente ad una lesione cerebrale
vale la pena analizzare quali sono le abitudini che portano a diventare consumatori compulsivi di informazioni di massa e a diventare vittime di questo circolo vizioso
Mania per le notizie
- sei un consumatore compulsivo di media mainstream
- la maggior parte di ciò che leggi è stata scritta nell’ultimo anno
Filtro della popolarità
- decidi quali libri, articoli, podcast e video seguire e leggere sulla base delle classifiche dei giornali
Pregiudizio della conferma
- passi il tempo a cercare conferme a ciò che già pensi, anziché approfondire ciò che si oppone alle teorie in cui credi
Filtro del successo
- leggi solo libri scritti da persone di successo
Filtro delle conoscenze
- leggi solo cose che leggono e ti consigliano amici e colleghi
- ti concentri solo su un argomento
Chi riconosce la maggior parte di queste abitudini come proprie, farà bene a raddrizzare il tiro. L’aspetto positivo è che il cervello è sempre disponibile ad apprendere cose nuove e sarà più che felice di vedersi finalmente nutrito di “cibo informativo di qualità” e di riappropriarsi delle sue funzioni.
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Articolo di generazionebio.com
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