L’amore è spesso fatto di concetti e solo rinunciando ad essi si può trasformare una relazione in un costante processo dove donare e ricevere si alternano in modo fluido ed equilibrato.
I maestri Zen, in questo senso, hanno un’idea che per noi occidentali può risultare persino destabilizzante perché, nel loro predicare la pace, l’amore e la compassione, sconsigliano di pronunciare la frase:
Ti amo
Questo approccio si basa su una comprensione dell’amore molto profonda, che, pur sembrando paradossale, va in realtà a contribuire ad un flusso più libero di amore nella vita delle persone.
Per comprendere tutto questo, bisogna prima analizzarne la filosofia che sta alla base.
Spesso ci sono molti pregiudizi culturali intorno all’idea dell’amore. Esso viene trattato come un sentimento, ma allo stesso tempo spesso le persone diventano degli oggetti di devozione, di desiderio sessuale e di bisogno psicologico.
Siamo convinti che l’amore sia dotato di una sorta di nucleo e di caratteristiche distintive e una delle domande che nella nostra cultura ci si pone più spesso è:
Che cos’è l’amore?
Ogni volta che ce lo domandiamo, trasformiamo l’amore in una cosa. I saggi orientali non si occupano delle cose, ma dei flussi. Il buddismo in particolare presta molta attenzione alla transitorietà effimera di ciò che ci circonda. Il mondo in cui viviamo è in continua evoluzione.
Nel taoismo e nel buddismo l’amore non si può definire o descrivere a parole. L’amore è conosciuto solo nella pratica.
Il problema racchiuso nella frase “Ti Amo”
Il sentimenti di amore porta a una ondata di altruismo e a istanti di beata unità, ma si tratta sempre di momenti dalla natura fugace, accompagnati da attimi di sofferenza e altri di desiderio. A volte la perdita dell’oggetto del nostro amore può diventare insopportabile.
Secondo i postulati del buddismo e del taoismo, non c’è nulla di sbagliato nell’amore. Il problema è che le persone non sono in grado di mantenerlo vivo.
Pertanto, dire a qualcuno
Ti Amo
significa consolidare lo stato attuale dei sentimenti e riempire la vita di attaccamenti e di aspettative.
Meglio sarebbe essere più equanimi, cioè mantenere un senso di calma incrollabile. Questo significa anche ricercare il centro vuoto dell’essere e ricorrere a una base da cui poter accogliere amorevolmente ogni attimo della vita.
Rinunciando ai concetti preconfezionati sull’amore, lo si trasforma in un costante processo di alternanza che si basa sul dare e sul ricevere, sui flussi e i riflussi.
In tutto questo, capita di essere attratti da un ciclo dove l’amore è pura energia, che collega naturalmente due persone.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.