L’universo tende al caos. Come un vetro che si frantuma in mille pezzi o una singola onda che si infrange a riva, il disordine nell’universo può muoversi in una sola direzione, sempre più caotica e disordinata. Alcuni scienziati sono però convinti che si possa tornare indietro nel tempo e rimettere ordine in mezzo al caos.
La tendenza dell’universo verso il disordine è una legge fondamentale, sancita dal secondo principio della termodinamica, che dimostra come qualsiasi sistema possa solo spostarsi da uno stato più ordinato a uno più caotico e che la sua entropia (caos) non può mai diminuire.
Eppure, un team internazionale di scienziati guidato dai ricercatori del MIPT, Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca dichiara di avere trovato una via d’uscita.
Per condurre il loro esperimento, gli scienziati hanno usato un semplice programma per computer quantistico IBM che utilizza 2 qubit. A differenza dei normali bit, i qubit possono assumere una forma chiamata sovrapposizione, dove contemporaneamente valgono 1 o 0. In questo modo, seguono le leggi della meccanica quantistica, meno nette rispetto al mondo puramente fisico dove vivono gli esseri umani.
Gli scienziati hanno programmato il computer in modo che entrambi i qubit avessero valore 0. Secondo le leggi quantistiche, il semplice trascorrere del tempo manderà il computer fuori da questo ordine, portando i qubit ad essere casualmente 1, 0 o entrambi. Ma si può anche fare in modo che questo accada eseguendo un programma specifico a 2 qubit.
Perciò è stata fatta una programmazione diversa, che indicasse al computer come “andare indietro”. Fatto questo, il team di ricercatori ha riprodotto nuovamente il primo programma, riuscendo a ripristinare lo stato 0-0 iniziale almeno nell’85% dei tentativi.
I risultati dettagliati dell’esperimento sono stati pubblicati su Scientific Report.
La parte più complessa è risultata quella dove si deve dire al computer di andare indietro, facendo scorrere il tempo a ritroso. Questo studio è stato condotto isolando un singolo elettrone e calcolando quanto tempo sia necessario alle perturbazioni casuali nell’universo per causare un simile effetto.
Per il momento, nella realtà fisica se lasciamo cadere un bicchiere, questo arriverà a terra e si frantumerà in mille pezzi, perché il sistema tende sempre verso il disordine.
Forzando però l’ordine ad avere la meglio sul disordine, ricorrendo ad un programma e a un computer quantistico, c’è la possibilità di aggirare questa legge basilare della fisica.
Un esperimento che apre sicuramente a nuove possibilità e a nuove scoperte future cruciali per l’Universo stesso.
Non significa per forza tornare indietro nelle ere e riuscire a incontrare i dinosauri o Napoleone, ma poter avere un più ampio raggio di azione sulla realtà. O semplicemente conoscerla meglio.
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Articolo di generazionebio.com
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