E’ una condizione che molti si ritrovano a vivere e che è difficile da accettare. I genitori invecchiano e si trasformano spesso in persone con un caratteraccio che prima ci era ignoto.
Diventano lamentosi, talvolta addirittura ci trattano male. Sono burberi, irascibili, fanno i capricci e spesso arrivano a sfiorare la cattiveria.
Per fortuna questo non vale per tutti, ma di sicuro questa descrizione apparirà famigliare a molte persone.
C’è una ragione per tutto questo ed è a suo modo commovente.
Ce la fornisce un saggio, che alla domanda:
Perché i nostri cari in età avanzata diventano così insopportabili? E’ vero che sono quelli che meglio conoscono i nostri punti deboli, ma sembra che li colpiscano sempre deliberatamente. Spesso con una precisione straziante, mentre loro osservano quasi compiaciuti…
Ha risposto così:
Ci sono due momenti nella vita di una persona in cui si affronta un’età di transizione. Sono i momenti in cui si diventa più insopportabili per i propri cari. Questo avviene per facilitare la separazione e il distacco.
La prima fase di transizione è l’adolescenza, quando i ragazzi diventano detestabili prima di lasciare la famiglia e iniziare una vita indipendente. Diventano irascibili e ribelli, perché cercano in qualche modo di rompere i legami sottili, permettendo ai genitori di lasciarli liberi e di non soffrire troppo per la separazione.
La stessa cosa accade in vecchiaia. Quando la natura ci prepara all’ultimo addio. Più una persona diventa insopportabile negli ultimi anni della sua vita, più sarà facile prepararsi al distacco. Anche in questo caso i legami sottili si strappano, è come se la dolcezza si assottigliasse, lasciando solo lo spazio per l’acredine.
La natura è perfetta, studia tutto in modo preciso. Non andrebbe mai sottovalutata.
Se non si sviluppassero queste reazioni e questi comportamenti sicuramente difficili da tollerare, la sopravvivenza biologica del genitore che vede il suo bambino andarsene di casa potrebbe essere a rischio; così come quella del figlio adulto, che potrebbe avere lui stesso la vita spezzata dal dolore, di fronte alla dipartita definitiva della mamma o del papà.
E’ triste, a tratti commovente. Ma certamente si tratta di una chiave di lettura affascinante, che fornisce una consapevolezza nuova e uno spunto di riflessione. Forse utile ad affrontare, diversamente da prima, situazioni del genere.
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Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Ispirato liberamente a uno scritto di (C) Julia Ago
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