Sul piano materiale, i debiti si accumulano perché una persona non ha abbastanza soldi. Perciò si trova costretta a chiedere un prestito. Così si crea un debito ulteriore, la povertà rischia di aumentare e i fondi restano sempre scarsi, se non addirittura nulli.
Tutto, corretto, ma il fatto di essere divorati dai debiti non ha una spiegazione esclusivamente materiale.
Bisognerebbe chiedersi come mai ci siano persone che vivono nella prosperità e altre che si indebitano continuamente. A volte volontariamente (magari senza che ve ne sia un reale bisogno si fa un debito per cambiare casa e passare a una più grande, oppure per acquistare una nuova auto pur avendone già una perfettamente funzionante); altre volte non per scelta, come se il destino inesorabile condannasse a fare continui investimenti e a erodere tutti i risparmi.
Ci sono cose che vanno al di là della coscienza, come se per qualche motivo vi fossero persone votate alla sofferenza e alla punizione auto inflitta.
In generale, si ritiene che i debiti si manifestino in quegli individui che non si considerano all’altezza, che sono tormentati profondamente dalla falsa idea di non meritare niente di buono e, anzi di essere costantemente in difetto rispetto agli altri.
Questo programma subconscio è insinuato così in profondità che la persona finisce per distruggere con le proprie mani il suo benessere, trovandosi ad affrontare debiti reali.
Questo genere di programmi deriva dai condizionamenti famigliari, talvolta persino atavici, che subdolamente agiscono determinando situazioni complesse da affrontare. Qualsiasi cosa si faccia, si genera un comando che si esegue inconsapevolmente e che porta ad essere letteralmente strangolati dai debiti. Perché quel comando corrisponde a una voce interiore che costantemente ripete
non te lo meriti, sei in debito
Per zittire questa voce che rende la vita un inferno, occorre eseguire degli atti che definiamo pseudo magici – proprio così: pseudo magici, da non confondere con quelli psicomagici di Jodorowsky – che servono a rompere gli schemi e sciogliere i condizionamenti accumulati da una vita.
Questi atti vanno svolti la sera tardi, prima di coricarsi. Quello è il momento in cui il controllo della coscienza si trova al minimo e raggiungere gli strati più profondi di noi risulta più semplice.
Si prende un taccuino ( o un semplice pezzo di carta, o si scrive una nota sul cellulare) e si scrivono i nomi delle persone con cui potremmo avere un debito. Non deve trattarsi di denaro. Magari però sono persone che pensano di avere fatto qualcosa per noi e di dover ottenere qualcosa in cambio che non abbiamo mai offerto.
Può trattarsi di un genitore che vediamo di rado perché abbiamo difficoltà a gestire il rapporto con lui; oppure un amico ci ha pagato il biglietto del cinema e non abbiamo mai ricambiato. Spesso, la mente consapevole tende a dimenticare questi episodi catalogati come irrilevanti; la mente subconscia, però, registra tutto e spesso ci perseguita. Per questo motivo occorre scrivere in modo scrupoloso e sincero tutti i presunti “debiti” reali o simbolici che riusciamo a ricordare.
Fatto questo, lo step successivo consiste nel comunicare mentalmente con ogni prestatore. Se non c’è modo di rimborsare il debito, chiediamo scusa. Se si tratta di un debito imposto e fittizio, diciamo che non abbiamo intenzione di sottometterci ad alcun ricatto, perché non dobbiamo nulla. Scriviamo anche le prove che confermano questo. Chiediamo poi salute e benessere per il presunto creditore. Tutto questo va fatto in maniera onesta e sincera, con la consapevolezza che un atto del genere renderà tutto più semplice. Già il semplice fatto di avere scoperto che vi è un programma negativo nel subconscio e l’intenzione di iniziare a lavorarci può offrire i primi risultati interessanti.
Questo metodo non ha alcuna controindicazione, ma è in grado di sciogliere davvero questo condizionamento che ci intrappola nel ruolo dell’eterno debitore. Facciamoci delle domande.
- Chi ci ha trasmesso questo programma?
- Perché puniamo noi stessi creandoci costantemente dei debiti?
Esplorare il problema alla radice permette di sviscerarlo e, con il tempo, di rompere lo schema e consentire, finalmente, un’esistenza serena, meritevole di tutta la bellezza e delle sfumature gradevoli della vita.
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Articolo di generazionebio.com
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