Il numero delle tempeste solari che vengono registrate negli ultimi mesi sembra essere in costante crescita, con non poche conseguenze, non solo sulla nostra tecnologia, ma anche sulla nostra salute.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista New Scientist già nel lontano 1998, vi sarebbe una diretta correlazione tra l’attività solare e gli effetti sulla biologia umana.
Alla base di tutto questo vi sarebbe il campo magnetico, che fa da conduttore.
Dal 1948 al 1997, l’Institute of North Industrial Ecology Problems in Russia ha scoperto che l’attività geomagnetica avrebbe mostrato tre picchi stagionali ogni anno: da marzo a maggio, a luglio e a ottobre. Ogni picco corrispondeva a una maggiore incidenza di ansia, depressione, disturbo bipolare e persino di suicidi nella città di Kirovs.
Si sa benissimo come l’attività elettromagnetica del sole influisca sui nostri dispositivi elettronici: lo stesso accade al campo elettromagnetico umano. Le cariche elettromagnetiche del sole ci alterano a livello fisico, mentale ed emotivo. Ragion per cui in concomitanza con una tempesta solare possiamo sentirci più assonnati o, talvolta, particolarmente irascibili.
Gli effetti sono di breve durata e possono comprendere anche sintomi come mal di testa, palpitazioni, sbalzi d’umore e sensazione di malessere generale. Allo stesso tempo, può succedere di avere pensieri caotici ed emozioni difficili da gestire.
In che modo una tempesta solare influenza la ghiandola pineale
Quello che è oggi meno noto è che anche la nostra ghiandola pineale risente dell’attività elettrica del sole. E’ stato rilevato, infatti, che in concomitanza delle tempeste solari l’epifisi produce melatonina in eccesso, con conseguente stato di sonnolenza anche diurna.
Quando vi è attività solare, l’epifisi viene infatti stimolata in maniera diretta.
Questo ha delle connotazioni non soltanto a livello fisico. I mistici indicano infatti l’epifisi come il terzo occhio, quella porta che conduce al nostro spazio interiore e ad una coscienza superiore.
Il terzo occhio viene spesso associato anche a visioni, chiaroveggenza e precognizione. I veggenti sono individui che probabilmente hanno un terzo occhio particolarmente sviluppato ed evoluto.
In generale, gli esseri umani tendono a presentare una ghiandola pineale fortemente calcificata. Si ritiene che la causa sia il consumo di acqua del rubinetto, dentifricio e alimenti industriali addizionati di fluoro. Sembra che il fluoro venga magneticamente attratto dalla ghiandola pineale stessa, dove forma dei cristalli di fosfato di calcio più che in altre zone del corpo.
Il nostro terzo occhio dovrebbe essere, al contrario, attivo, vibrante e forte. Si ritiene che durante una tempesta solare si attivi il processo di decalcificazione dell’epifisi che, nei fatti porta proprio a sintomi come mal di testa e sonnolenza.
Ed è qui che si chiude il cerchio.
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Articolo di generazionebio.com
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