Il campo delle emozioni è costituito da energia estremamente sottile. Questa è la ragione per cui capita, spesso, di percepire una sensazione di sopraffazione che, in realtà, non appartiene a noi stessi ma a chi ci sta accanto.
La risonanza che si crea porta spesso a lasciarci trascinare e, in qualche modo, manipolare, disturbando la nostra energia.
Lo stesso possiamo fare anche noi, spesso inconsapevolmente. Infatti, nessuno ci ha insegnato che possiamo influenzare gli altri con la nostra vibrazione. Eppure, questo è l’abc, qualcosa che già da bambini si dovrebbe apprendere.
Quando stiamo a fianco a qualcuno con un’energia molto bassa, è probabile che questa vibrazione ci influenzi, diminuendo la nostra.
Quando stiamo a fianco a una persona tesa, può succedere di entrare in tensione.
Fortunatamente, tutto questo vale anche in positivo: quando siamo in compagnia di qualcuno felice, sarà più facile per noi sorridere alla vita.
Tutto ciò avviene, come già detto, per effetto della risonanza.
Favorisce questo effetto il cosiddetto campo quantico, che include chi siamo, ciò che abbiamo vissuto, ciò che manifestiamo e desideriamo intimamente. Se stiamo provando rabbia, questa emozione risuonerà in noi, creando una sorta di figura geometrica analoga nel nostro campo. Si tratta, ancora una volta, di energia sottile, non percepibile quindi ad occhio nudo.
Più si lascia che una forma risuoni, più questa si radicherà, portando l’emozione analoga a pervaderci ogni volta che una persona risuonerà con essa.
Quando un’emozione vibra in noi, dobbiamo sapere che non solo stiamo rafforzando quella forma, consentendole di farsi sentire in modo sempre più consistente in futuro, ma lasciamo che questa risuoni anche con chi ci circonda. Questa emozione invaderà il suo campo e gli farà sperimentare qualcosa che in realtà non gli appartiene.
Questo è sufficiente per spiegare come, spesso, delle emozioni si possano diffondere a livello collettivo. La medesima emozione passa da una persona all’altra, come un’onda. Ma non può intaccare tutti: solo chi accetta quella vibrazione, perché con essa risuona.
E’ così che si diffondono la paura, la rabbia, la tensione.
Come detto, questo meccanismo sottile ha la stessa valenza quando si parla di emozioni positive, quando si tratta di gioia, di perdono, di amore.
Ognuno di noi è libero di scegliere quale figura rafforzare e con quale vibrare ogni giorno.
E’ però vero che quando un soggetto viene invaso dalla rabbia altrui ogni giorno, è difficile per lui sfuggire a quel sentimento. Anche creando una sorta di scudo, sarà facile vedere le proprie emozioni danneggiate, insieme all’energia del proprio campo.
Una volta che si riconosce questo processo, però, il disturbo può essere guarito, trasmutando quell’emozione in una nuova energia produttiva, che possa irrompere nel cuore altrui e diffondere la guarigione nel mondo.
In che modo?
Ad esempio attraverso la pratica dell’arte, del canto, oppure della risata incontrollata. Queste pratiche permettono di liberare ciò che ostruisce le nostre forme, consentendo alla vibrazione di riequilibrarsi.
Scegliere di gestire in modo consapevole le nostre emozioni e ciò che fa la differenza. Non solo per noi stessi, ma anche per chi ci circonda. Vibrare di gioia, quasi sempre, porta anche a noi il premio di un sorriso dal mondo esteriore.
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Articolo di generazionebio.com
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