Quante cose potremmo realizzare, se non fossimo così pieni di limiti?
Limiti che, in gran parte, si trovano solo ed esclusivamente nella nostra testa, senza i quali potremmo trasformare noi stessi e superare le difficoltà che ci tengono lontano dal raggiungimento dei nostri obiettivi.
Nulla arriva senza un costo in termini di impegno, di tempo, di apprendimento di nuove conoscenze e di finanze. Ma tutto è assolutamente possibile.
Un esempio semplice ma esplicativo?
Poniamo che il nostro più grande desiderio sia quello di andare sulla Luna. Sembra una mera fantasia, qualcosa di totalmente utopico. Eppure, realizzare questo desiderio è possibile. Occorre diventare astronauti, fare certamente dei sacrifici e poi vederli ripagati con la possibilità di volare nello spazio. Magari presto i voli nello spazio saranno disponibili per tutti. In entrambi i casi, non si tratta di un sogno irrealizzabile.
Se è possibile perseguire questo obiettivo, figuriamoci quando si tratta di qualcosa di prettamente terreno.
Spesso gli ostacoli che ci separano dal successo sono solo mentali. Sono credenze ereditate, frutto delle imposizioni sociali, culturali e famigliari.
Queste credenze si possono abbattere e superare, aprendo la strada a nuove opportunità e alla propria realizzazione personale.
Si può lavorare sui limiti mentali in tanti modi diversi, tutti quanti di sicura efficacia.
Quello a cui ricorro personalmente nella mia pratica quotidiana in studio ha a che fare con l’omeopatia simbolica, associata a degli esercizi di coerenza cardiaca e al tapping. Il tutto con un procedimento del tutto personalizzato.
Il primo step consiste nel lavorare con degli strumenti che permettono di comprendere quali siano davvero i desideri della propria anima. Così come le credenze, spesso anche i desideri che pensiamo di avere non sono nostri, ma il frutto di influenze esterne, sia famigliari che culturali o sociali. Se la tradizione della nostra famiglia vanta, per generazioni, la presenza di avvocati, giudici o notai, non è detto che si debba per forza anche noi seguire quella strada. Così come un individuo dalla vena artistica pronunciata potrebbe essere intimidito all’idea di muovere i suoi passi su quel percorso perché la credenza diffusa – e falsa – è che gli artisti siano sempre squattrinati e rischino di finire su una strada, a morire di fame.
A volte, per essere felici occorre rompere gli schemi e comprendere quale sia il nostro vero talento. Solo così si può iniziare a coltivarlo in modo sano e genuino.
A quel punto, si vanno a scoprire i limiti mentali che stanno impedendo il nostro successo, o che semplicemente rallentano lo svolgimento armonioso della vita nella sua più semplice quotidianità. Si identificano in modo chiaro e si lavora poi sul loro capovolgimento.
Le modalità cambiano sulla base dell’individualità del singolo soggetto.
Questo tipo di approccio aiuta a liberarsi da zavorre che appesantiscono l’esistenza, che non ci appartengono in alcun modo e che minano la nostra felicità e la nostra realizzazione.
E’ facile tutto questo? No.
Di sicuro è efficace, ma a una condizione: occorre impegno, avere pazienza e mettere in campo tutte le proprie risorse per compiere la trasformazione indispensabile a perseguire l’obiettivo.
Solo chi ci crede davvero, chi è caparbio e agisce con costanza, compartecipando in modo attivo a questo processo ce la potrà fare.
La vita dispensa opportunità magnifiche ogni giorno, ma raramente regala qualcosa senza che siamo noi a fare il primo passo per ottenere tutto ciò che desideriamo.
Non bisogna ovviamente confondere le opportunità con il diritto morale. Dicendo che tutto l’impossibile diventa possibile, non si vuole intendere che tutto sia lecito, anche violare la legge, derubare, truffare, uccidere, ecc.
Serve fare il giusto lavoro, orientato e organizzato, con intenzione pura e per uno scopo superiore. Senza arrendersi alle prime difficoltà. Superati nostri limiti, tutto diventa possibile. Anche arrivare sulla Luna.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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