Questa frase si pronuncia spesso in modo superficiale, ma va capita nella sua espressione più profonda:
Quando lo studente è pronto il maestro compare
Molti pensano che si tratti di un’entità misteriosa che improvvisamente appare da qualche parte, oppure in sogno o in meditazione, offrendo chiaramente le risposte ai dubbi della propria vita.
Un misterioso estraneo che bussa alla porta rivelando occulti misteri, oppure un maestro travestito da mendicante che ci darà la chiave di volta della nostra vita.
Spesso il maestro non è incarnato, invece. Oppure, se lo è, può rivestire il ruolo più apparentemente banale, come il vicino di casa con cui abbiamo dei conflitti, o l’estraneo che urtiamo mentre corriamo a prendere il treno.
In alcuni casi, nemmeno ce ne rendiamo conto, se non in un secondo momento. Analizziamo una situazione, una circostanza, un incontro e ne comprendiamo tutte le sfumature più profonde. Quelle che inizialmente ci erano sfuggite.
Talvolta, i nostri migliori maestri non li incontriamo di persona, ma giungono inaspettati nella nostra vita attraverso un libro, un documentario, un film.
Si affacciano alla nostra coscienza e ci guidano verso direzioni che mai avremmo immaginato prima.
E’ come se ci parlassero, come se comunicassero a livello sottile con la nostra anima, svelandone aspetti ancora inesplorati.
Accade sempre nel momento giusto, quando magari abbiamo perso ogni speranza, quando le energie psicofisiche sono al minimo, facendoci compiere un salto. Qualcuno lo definisce quantico ma, senza scomodare termini altisonanti, si tratta in concreto di un avanzamento nella vita.
Gli insegnanti migliori sono quelli che non si definiscono né considerano tali e non promettono di prenderci per mano e di condurci verso la terra promessa.
Arrivano in punta di piedi, quando ci troviamo davanti a un ostacolo. Dicono una cosa, oppure ne fanno un’altra e noi, grazie a questo intervento vediamo l’ostacolo scomparire.
Perché questo accade? Perché questi maestri sono semplici strumenti. Arrivano e accendono un interruttore, che illumina il divino che c’è in noi. Parlano con il nostro Vero Sé e risvegliano le nostre potenzialità ancora sopite, quelle che nemmeno pensavamo di avere e ci permettono di percepire noi stessi in una maniera completamente nuova.
Per questo motivo bisogna rimanere sempre vigili. Le lezioni da imparare sono sempre intorno a noi. Dobbiamo solo saperle riconoscere, comprenderle e a farne tesoro.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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Foto di Sasin Tipchai da Pixabay
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