Sognare a occhi aperti è un atto creativo, segno che distingue una funzionalità cerebrale elevata.
I nostri antenati non lavoravano quanto noi: 3 ore al giorno le trascorrevano occupati a procurarsi il cibo; il resto del tempo lo dedicavano all’arte, al riposo, alla visualizzazione e al sogno ad occhi aperti.
Quando i nostri predecessori hanno avviato l’attività agricola, la quantità di tempo da dedicare all’approvvigionamento del cibo è aumentata così tanto da non lasciare più spazio ai momenti in cui sedersi intorno al fuoco a raccontare storie.
L’industrializzazione ha poi peggiorato le cose ulteriormente, trasformando gli uomini in operai impegnati per almeno un terzo della giornata dentro alle fabbriche.
Da allora, il tempo per la semplice contemplazione è finito. Tanto che sognare a occhi aperti è diventato assai difficile per la maggioranza delle persone. Dapprima per mancanza di tempo, poi per assenza di allenamento a farlo.
Eppure, visualizzare e sognare a occhi aperti hanno un’importanza che non può essere sottovalutata.
Un tempo si alzava il naso e si guardavano le stelle, immaginando mondi sconosciuti e magnifici. Oggi questo semplice atto ha ceduto il passo all’elaborazione costante di un’infinita lista di cose da fare. Nessuno sogna più ad occhi aperti e quei pochi che lo fanno vengono etichettati come visionari perditempo.
La tecnologia oggi ci permette di accedere a una quantità enorme di informazioni. Il problema è che non abbiamo più la capacità di comprenderle e processarle con saggezza. Le informazioni ci spingono ad agire: comprare, vendere, esibire. La saggezza ci spinge a sognare.
Guardiamo i gatti: sono dei maestri di meditazione. Si sdraiano al sole, si godono il relax. Anche il giaguaro della foresta si appollaia sui rami più bassi di un albero e osserva il mondo, in uno stato di minima allerta, indisturbato e a suo agio.
La vita frenetica che viviamo oggi intossica il nostro cervello, ci rende inquieti, ansiosi e passiamo da un’attività all’altra senza essere davvero presenti a ciò che facciamo.
Una mente ansiosa va disintossicata, affinché torni calma e lucida. I modi per placarla sono numerosi; il sogno a occhi aperti e la visualizzazione sono tra questi.
Un esercizio utile per praticare la contemplazione consiste in alcuni semplici passaggi:
- Siediti in una stanza buia, con una piccola candela accesa davanti a te. Osserva la fiamma che si muove in una direzione e poi in un’altra.
- Impegnati ad essere l’osservatore e concentrati sul respiro. Quando l’aria ha riempito i polmoni, trattieni il respiro per un istante ripetendo mentalmente: Io Sono…
- Mentre espiri, nota come il tuo respiro muove la fiamma con dolcezza. Rilascia dai polmoni tutta l’aria, poi quando li avrai svuotati ripeti in silenzio: Il mio respiro…
Io sono il mio respiro
Continua l’esercizio per cinque minuti, rimanendo seduto, calmo e tranquillo ad osservare la fiamma della candela.
Praticare questo tipo di attività, stimola la creatività e la visualizzare diventerà più semplice. Tecniche come la meditazione, il sogno vivido a occhi aperti e la visualizzazione – lo ha dimostrato la ricerca scientifica – allungano i telomeri.
I telomeri sono la parte terminale dei cromosomi e hanno il ruolo di proteggere l’integrità del DNA, allungando di conseguenza la prospettiva di vita. Al contrario, lo stress accende i geni che stimolano lo sviluppo delle malattie cardiovascolari e del cancro.
Meditare, contemplare e sognare a occhi aperti non vanno allora più visti come una perdita di tempo, ma come un investimento su se stessi, per vivere sani e a lungo.
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Articolo di generazionebio.com
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