Quello del grasso superfluo rappresenta uno degli argomenti più caldi in assoluto, soprattutto oggi che il problema dell’obesità è sempre più diffuso.
La causa potrebbe non essere solo da ascrivere ad una alimentazione sbagliata. Il problema potrebbe arrivare da molto più lontano.
Secondo alcuni ricercatori, nelle cellule adipose, così come nel tessuto connettivo, si celano anche le nostre emozioni non risolte, quelle non digerite e non bene integrate.
Non è difficile da comprendere, come processo: il nostro corpo deve collocare da qualche parte ciò che non sa gestire. Secondo qualcuno, oltre che nelle ossa (da qui il dolore) e nel tessuto connettivo (da qui le tossine cosiddette emotive), le emozioni irrisolte si immagazzinano anche nel grasso.
Va detto che il grasso non andrebbe demonizzato in assoluto, semmai andrebbe compreso. Oggi l’attitudine verso questo argomento è diffusamente pericolosa. E’ triste constatare come alcune donne, spesso proprio da altrettante donne, vengano ridicolizzate per un po’ di cellulite. Oppure come molte si sentano in imbarazzo dentro al proprio corpo, non sapendo più a quali rimedi ricorrere per eliminare il problema.
Ci sono persone che all’improvviso, magari a causa di un trauma o di una delusione d’amore, mettono su fino a 10 kg, in breve tempo. Può essere imbarazzante, eppure una spiegazione c’è.
E’ come se il corpo, incapace di gestire un tale carico emotivo, lo reprimesse in qualche sua parte, manifestandolo poi nei rotoli di ciccia.
Per questo una semplice dieta alimentare spesso non funziona, oppure si perde peso e lo si recupera dopo breve tempo, spesso persino con gli interessi.
Quello che bisogna fare, in concomitanza, è lavorare per sciogliere quelle emozioni immagazzinate nel grasso in eccesso che, altrimenti, si depositeranno altrove, si manifesteranno attraverso un’altra forma (magari una malattia) o torneranno successivamente a esprimersi attraverso l’accumulo di grasso.
Tutto questo è stato ben spiegato da Jon Gabriel, autore del celebre Metodo Gabriel qui di seguito illustrato:
OBESITA’ MENTALE ED OBESITA’ EMOZIONALE – Se la dieta non funziona
Bisogna affrontare il peso superfluo dunque, con un lavoro esteriore (dieta e attività fisica in primis) associato ad un lavoro interiore.
E’ necessario eliminare il dolore vissuto, alleviare il peso emotivo, ristabilire una connessione armoniosa tra il corpo emotivo e il corpo fisico: solo così i segni esteriori potranno andarsene definitivamente.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.