Quando la nostra vibrazione di frequenza aumenta e l’energia cerca di adattarsi a questa nuova condizione, è possibile che il corpo sperimenti delle sensazioni sconosciute o inaspettate. In fondo, quando è in corso un aggiornamento del sistema è possibile che si verifichino delle scosse di assestamento.
Possono allora manifestarsi dei veri e propri dolori fantasma, che non dipendono da una causa fisica. Sono quei dolori che non hanno alcun riscontro clinico: spesso sono semplicemente un sintomo spirituale e come tale va trattato.
In genere, in medicina si definisce dolore fantasma quel disturbo che deriva da un organo o da un arto che sono stati asportati. Nello stesso modo, a livello spirituale, un dolore fantasma può essere provocato da un blocco che non è presente a livello fisico, ma che viene percepito a livello energetico.
Spesso sono dolori che si avvertono ovunque, oppure in corrispondenza di organi o parti del corpo specifici. Variano di tipo e di intensità e alla loro base vi è sempre un significato importante da valutare.
La resistenza all’evoluzione
Quando si prova questo genere di dolore – di carattere emotivo o fisico – è perché si sta in qualche modo resistendo al cambiamento. E’ il classico esempio che si verifica quando ad un bambino crescono i denti, oppure quando avviene la guarigione dopo un intervento chirurgico o un evento avverso. Crescita e guarigione passano spesso attraverso il dolore, il quale persiste quanto più si resiste ad esso.
E’ però normale che vi sia una certa resistenza al cambiamento quando tutto ciò che accade è nuovo e non lo si riesce a capire completamente. Il cervello fisico è programmato in modo da resistere al cambiamento come istinto di difesa. In certi casi, questo meccanismo integrato permette letteralmente di salvarci la vita, ma nella maggior parte delle situazioni non è utile.
Resistenza attiva e resistenza passiva
La resistenza attiva è quella nella quale si percepisce il cambiamento, ma lo si combatte consapevolmente. Una crescita può mostrare chiaramente che il lavoro che facciamo o il nostro rapporto romantico non ci servono più, ma ci rifiutiamo di riconoscere che le cose stanno cambiando.
La resistenza passiva è quella in cui le cose accadono senza che vi sia la piena consapevolezza. Anche la mente inconscia ha moltissimo potere.
Qualsiasi sia la resistenza, crea comunque tensione e blocca l’energia, causando dolore. Il primo passo per liberarsi dal dolore consiste nell’ammettere che c’è qualcosa che stiamo trattenendo, andando così ad ostacolare l’evoluzione.
Vecchi traumi e karma
Prima che si compia un’evoluzione spirituale è come se si camminasse inconsapevoli e dormienti. Le emozioni e i sentimenti, così, si intorpidiscono e si tende a mascherare qualsiasi cosa si percepisca. Purtroppo, però, è risaputo che i traumi e le emozioni non ben integrati creano dei blocchi. Si immagazzinano nel sistema fino a quando non si fa qualcosa per rilasciarli.
Quando si attua il risveglio, l’inconsapevolezza scema ed emerge piano piano il dolore fino ad allora ignorato. Rilasciarlo può fare male.
Tutto ciò può derivare da traumi del passato, ma anche dal bagaglio che ci si porta dietro da altre vite.
Auto-sabotaggio
Quando si prova dolore e stanchezza, molti li usano come scuse per restare bloccati. Si tratta di un vero e proprio auto-sabotaggio, che spinge a non prendersi cura di sé in alcun modo, ma anzi a fare leva sul proprio malessere per rimanere chiusi in un ciclo di sofferenza. Ci si identifica nella malattia e lì si resta impantanati.
Aiutare gli altri senza proteggersi
Quando si compie un’evoluzione, spesso emergono delle doti che comprendono la capacità di guarigione. Molti allora iniziano a lavorare con gli altri, per aiutarli. Senza proteggersi, però. Chiunque lavori con persone affette da disturbi fisici, mentali, emotivi e spirituali deve trovare uno scudo adeguato, per fare in modo che queste problematiche non vengano trasmesse per risonanza. Sul piano fisico una protezione energetica è fondamentale e bisogna ricorrervi ogni volta che si sta per iniziare a lavorare.
Il significato dei diversi dolori
Ogni problematica ha un senso specifico, che corrisponde a particolari blocchi. Conoscerli non è certo risolutivo, ma può essere di aiuto per fare il primo passo per rilasciarli.
Caviglia: essere inflessibile
Schiena: riluttanza ad andare avanti
Petto: essere disconnessi dall’amore
Piedi: essere disconnessi dalla Terra
Fronte: rifiuto di ascoltare le informazioni filtrate dall’epifisi
Ginocchia: rifiuto di essere umili e paura di progredire nella vita
Zona lombare: non accettare il supporto emotivo da amici e familiari
Emicrania: volersi isolare e separare dal mondo
Colonna vertebrale: non sentirsi supportati nella vita
Stomaco: non elaborare le emozioni
Gola: non esprimere la propria verità
Individuare e rilasciare i dolori fantasma
Quando il corpo è dolorante ma non si riesce a capire quale sia la causa, un’ottima idea è fare ogni giorno una sorta di body scan, di scansione di tutto il corpo per familiarizzare con esso ed entrare in sintonia.
La Mindfulness propone una meditazione di questo tipo, dove ci si siede o ci si sdraia, si placa la mente e, lentamente, si attraversa il corpo da cima a fondo, restando per qualche minuto in ascolto su ciascuna parte. Con la pratica, diventerà sempre più facile percepire le differenze.
Quando si notano dolori o sensazioni sgradevoli, ci si rilassa e si respira e si inviano amore ed energia di guarigione. Bisogna immaginare che la luce entri in quel punto. Una volta che si riconosce l’area di dolore, se questo è fantasma, si può imparare a risalire all’emozione che c’è dietro e iniziare a lavorare per rilasciarla e accettare che l’evoluzione si compia.
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Articolo di generazionebio.com
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