Ana b’Koach è probabilmente la preghiera più potente dell’intero universo. Composta dal rabbino Nhonia Ben Hakana, vissuto tra l’80 e il 110 d.C., è costituita da una combinazione di 42 lettere, che esprimono il potere della creazione.
La preghiera è formulata in maniera speciale ed è scritta in modo tale da permettere di trascendere il mondo fisico e tutti i suoi limiti.
Le frasi da cui è composta sono 7, di 6 parole ciascuna ed è codificata con i 42 nomi di Dio, che rappresentano i 42 viaggi fatti dagli Ebrei durante il loro esodo nel deserto. Ciascuna delle 7 frasi corrisponde ai giorni della settimana, a 7 angeli specifici e ad un particolare corpo celeste. Le lettere che compongono Ana b’Koach sono inoltre codificare nelle prime 42 lettere del libro della Genesi.
Secondo i cabalisti, questa combinazione speciale è in grado di riportare al tempo della Creazione e meditare su una particolare sequenza aiuta a tornare all’energia originale, quella incorrotta che ha portato alla costruzione del mondo stesso.
Questa preghiera è in grado di rimuovere qualsiasi barriera e ostacolo associati alla nostra esistenza fisica. Riporta ordine dove c’è il caos e rimuove le influenze nefaste risvegliando il senso di amore e connessione con gli altri. Inoltre, è in grado di fornire energia di guarigione sia per il corpo che per l’anima.
Ana B’koach si può recitare, scansionare in ebraico (da destra verso sinistra, come indica la freccia nell’immagine) o ascoltare ogni giorno, tutte le volte che si vuole. Quando si fa questo, ci si riconnette con quattro elementi.
1. Le sette frasi
Corrispondono alle 7 sephiroth più influenti dei piani inferiori, da Chesed a Malchut. In tutto le sephiroth sono 10 (più Daath, quella nascosta), ma queste 7 sono importanti perché esercitano influenza sul nostro mondo fisico. Connettersi con loro permette di prendere il controllo sul mondo fisico.
2. Lettere del mese
Il patriarca Abramo ha rivelato i 7 segreti astrologici delle lettere ebraiche e i segni dello zodiaco nello Sefer Yetsirà. Ogni mese dell’anno è governato da un pianeta e ogni pianeta ha un verso corrispondente nella preghiera. Meditare sulla lettera ebraica che ha determinato la creazione del pianeta e sul segno di quel mese aiuta a collegarsi con l’energia positiva del pianeta stesso.
3. Correzione dell’anima
Nel corso della storia, i cabalisti usavano questa preghiera di guarigione due volte al giorno, sette giorni su sette, per recuperare e rivitalizzare tutti gli organi del corpo.
4. Gli angeli del giorno
Gli angeli corrispondono ad una energia spirituale ben precisa, che funge da veicolo per le nostre preghiere. E’ come se fossero dei messaggeri, che trasportano i nostri pensieri e le preghiere ai mondi superiori. Per ogni giorno della settimana c’è un verso di Ana b’Koach e ad ogni giorno corrisponde un angelo.
La preghiera Ana b’Koach permette di arricchire la propria vita con luce spirituale e con la purezza dell’energia positiva. Come ogni cosa sacra va però trattata ed affrontata con immenso rispetto ed intenzione, perché proviene direttamente dalla fonte divina della Creazione.
Il libro curato da Yehuda Berg The Prayer of the Kabbalist (qui disponibile solo nella versione in lingua spagnola) è completamente incentrato su questa preghiera e aiuta ad approfondire l’argomento e a comprendere meglio come usare questo potente strumento in maniera rispettosa ma altrettanto efficace.
Come ogni preghiera ebraica, anche Ana b’Koach ha la sua versione in musica, che conserva la medesima efficacia ed è capace di generare un senso di pace e di profonda connessione ogni volta che la si ascolta.
Gli utenti di spotify possono trovarne qui una bellissima versione.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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