Chi non si è ancora lasciato travolgere dall’uso smodato della tecnologia e ha ancora a cuore carta e penna, troverà beneficio nell’utilizzo del Bullet Journal.
Si tratta di un metodo messo a punto con lo scopo di aumentare la produttività, semplicemente trasformando qualsiasi quaderno in un potente strumento di organizzazione quotidiana.
Un semplice quaderno a quadretti o un taccuino possono essere lo strumento ideale per organizzare in maniera efficace le cose da fare ogni giorno, i progetti, gli elenchi ed eventuali note.
Più semplice a dirsi che a farsi, almeno all’inizio. Per addentrarsi nel metodo, occorre essere aperti e pronti alla trasformazione, perché tra le mani non avremo un’agenda qualunque. Un qualsiasi quaderno può diventare uno strumento, oltre che di organizzazione quotidiana, di conoscenza di se stessi. Mentre si impara a pianificare in modo mirato, infatti, si arriva a comprendere che cosa davvero si desidera fare, tagliando su tutto ciò che è superfluo e inutile.
Il sistema si presenta in maniera molto strutturata e offre la possibilità di collegare eventi, attività e note, raggiungendo rapidamente ogni pagina senza sfogliarne a dozzine per trovare qualcosa di specifico. Il consiglio principale che viene fornito, infatti, per assemblare un Bullet Journal come si deve, è quello di creare un indice. Questo significa apporre la numerazione manuale su ogni pagina, ma si capisce presto quanto questo tornerà comodo. Si creano poi un calendario mensile, volendo anche uno settimanale e poi quello giornaliero. Detto così sembra nulla di speciale, ma il nuovo modo di annotare ogni cosa, affiancata da un simbolo per ogni categoria, aiuta il cervello a focalizzare meglio e ad agire più rapidamente. Anche gli eventi futuri si possono appuntare, su un calendario a lungo termine, dove le voci possono poi essere migrate da un mese all’altro, per trovare continuità e non lasciare mai nulla al caso.
Con il Bullet Journal diventerà sempre più difficile lasciarsi sfuggire qualcosa!
Gli schemi di pianificazione che possono essere ospitati dal modello di taccuino proposto, sono tanti. Si possono creare elenchi, raccolte, fare brainstorming e molto altro. Molte persone lo sfruttano anche per esprimere la propria creatività e, proprio perché non si tratta di un’agenda preconfezionata, lascia aperta la possibilità di costruirla in modo che si adatti alle proprie esigenze.
A pagare è proprio la flessibilità che caratterizza questo metodo. Grazie a come è stato studiato, permette di fare tutto sul medesimo taccuino, senza ricorrere a post it e altri fogli di carta.
Un altro punto di forza è l’adattabilità: ogni giorno non deve essere per forza uguale al precedente. Ci si può sbizzarrire, pur partendo dalle linee guida ben spiegate nel libro dell’inventore di questo metodo, Ryder Carroll: IL METODO BULLET JOURNAL. Tieni traccia del Passato, Ordina il Presente, Progetta il Futuro. (disponibile anche in formato ebook: clicca qui)
Sui social c’è una comunità intera che mostra come utilizzare il metodo per migliorare la propria vita e diventare più produttivi. E’ sufficiente inserire alcuni hashtag su Pinterest o Instagram per farsi un’idea. Tra i più comuni: #bulletjournal #bujo #bulletjournalmethod
All’inizio può sembrare quasi più impegnativo assemblare questo taccuino che svolgere le varie attività quotidiane. Superati lo scetticismo e il senso di sopraffazione iniziali, però, chi prova non potrà più farne a meno.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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