La meditazione finalizzata all’aumento dell’amore di sé rappresenta una pratica di un livello superiore, che non tutti sono pronti a mettere in atto.
Eppure, si tratta di uno strumento estremamente efficace.
Consiste nel rimanere nudi davanti allo specchio, a figura intera, per 10 minuti al giorno, per 30 giorni consecutivi. All’inizio, i difetti saranno sotto una lente di ingrandimento ed è normale. Dopo qualche giorno, scompariranno, letteralmente.
Non tutti sono pronti a guardarsi davvero: la paura è troppo forte. Ma è una sfida che, se accettata, porta a risultati insperati.
I primi giorni sono i più difficili, perché in primo piano vi sarà il giudizio, spesso talmente severo da fare arrabbiare o piangere.
Ma se si supera la riluttanza e si continua a praticare per un mese, questa pratica è unica. Si osserva il proprio corpo da capo a piedi, quindi si rimane a occhi aperti, e si attua la respirazione diaframmatica.
Generalmente, in una settimana le voci critiche gradualmente si spengono e si iniziano ad accettare eventuali imperfezioni cutanee, cicatrici o altre peculiarità.
Dopo la seconda settimana si può aggiungere un mantra.
Amo il mio corpo bello, forte e potente
E’ una pratica molto forte, ma permette di sciogliere anni di condizionamenti e di pregiudizi imparando ad accettarsi e amarsi per ciò che si è. Giorno dopo giorno, ci si innamora di se stessi, come mai era capitato prima.
Accettando se stessi, si impara ad avere compassione di sé e a comportarsi verso se stessi con gentilezza. Le emozioni che ne scaturiscono sono così forti da superare persino la ricerca di fiducia in se stessi.
Questo mezzo permette di imparare il proprio valore incondizionato e di amare la propria unicità all’interno di un umanità dove tutti siamo in connessione.
Il nostro corpo è la nostra casa e non sentirsi a proprio agio con sé provoca una sofferenza immensa.
Questa tecnica meditativa aiuta a perdonare se stessi, a superare la vergogna e il disprezzo verso il proprio corpo, che in genere deriva da credenze che si sono installate a causa dei cliché esterni. Ma, proprio per questo, permette di perdonare anche la società che porta a credere di dover rispondere sempre a dei modelli imposti per essere “belli”.
La meditazione allo specchio: cosa fare in pratica:
- 1. Si comincia guardando il proprio viso allo specchio per 5 minuti, 3 volte a settimana. Magari mentre si ascolta una musica rilassante. Al ritmo di una respirazione profonda, si ripete il mantra “Amo me stesso; accetto me stesso; sono al sicuro”.
- Dopo due settimane, si pratica la stessa cosa, ma per 10 minuti consecutivi.
- L’ultima settimana, tutti i giorni si rimane nudi davanti allo specchio, ripetendo il mantra.
La meditazione allo specchio è un mezzo potente per stare bene con se stessi sotto ogni punto di vista: fisico, emotivo e spirituale.
Molti sorrideranno, o troveranno buffa – qualcuno persino ridicola – questa pratica. Solo coloro che si spingeranno con coraggio oltre i loro limiti potranno assaporarne i benefici, riscoprendo finalmente quanto valgono e chi sono veramente.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.