Nei tempi più antichi era assai diffusa la credenza legata al malocchio e alle maledizioni. Oggi siamo portati a pensare a chissà quali rituali di magia nera vi si celino. Immaginiamo streghe cattive, bamboline, spilloni e fatture. In realtà le cose sono molto più semplici di come ci sono state tramandate.
Il malocchio
Il malocchio letteralmente aveva a che fare con uno sguardo cattivo. Si riteneva infatti che lo sguardo del nemico, prolungato un po’ troppo a lungo e con una brutta intenzione, potesse essere dannoso.
Normalmente il malocchio era associato all’invidia. Gli occhi esprimevano dall’anima questa invidia, che veniva inviata ad un’altra persona.
Per proteggersi, si riteneva fosse sufficiente indossare un indumento che riportasse l’immagine di un occhio e averne uno dipinto su una parete. In questa maniera, lo sguardo invidioso veniva restituito al mittente, impedendo di colpire la vittima.
Il metodo più comune per evitarne gli effetti era quello di invocare il dio romano Fascinus, rappresentato come un fallo. Questa figura veniva allora scolpita su porte, pavimenti e pareti, appesa alle campane a vento o indossata come ciondolo. Anche la salute dei bambini, che si pensava fossero molto più vulnerabili degli adulti, venivano protetti in questo modo.
La credenza nel malocchio persiste ancora oggi in molte culture, mentre in altre viene considerata una pura superstizione.
La maledizione
La maledizione altro non è che una energia negativa. Lo dice la parola stessa: si tratta di “dire male”. Essendo questo gesto mosso da un’intenzione cattiva, è permeata da un’energia che può influenzare negativamente. Per questo motivo dovremmo essere noi per primi a impegnarci a “dire bene” anziché male.
Come proteggersi da presunti attacchi
Per proteggersi è importante strutturare il proprio campo magnetico in modo da respingere queste negatività, che in qualche modo può insinuarsi e influenzare la salute e la qualità stessa della vita. Tutto ha a che fare con le vibrazioni. Perciò, un’energia negativa può influenzarci solo quando entra in risonanza con una frequenza analoga che chi appartiene. Se invece proviamo costantemente emozioni positive e facciamo di tutto per vivere esperienze soddisfacenti e illuminanti, stiamo costantemente lavorando per tenere alta la nostra vibrazione.
Che si tratti di credenze o meno, l’unico modo per deviare queste energie e il loro effetto dannoso è quello di sposare il più possibile uno stile di vita positivo.
Tutti ci troviamo ad affrontare ogni giorno problemi più o meno grandi e preoccupazioni. Può trattarsi della sfera personale come di quella professionale. Tutto è in costante cambiamento e talvolta rimaniamo spiazzati, a volte, delusi, a volte tristi o persino arrabbiati. Tutto questo è normale.
E’ però indispensabile imparare ad attraversare queste emozioni, così da lasciarle andare in tempi rapidi.
Ogni nostra debolezza ci rende vulnerabili. Accettiamola, perché nessuno è un super eroe e tutti viviamo momenti delicati, ma non identifichiamoci in essa. Non permettiamo che la lamentela, il pettegolezzo, le cattiverie e le maldicenze ci sfiorino.
Non appena inizieremo a farlo, noteremo la differenza, aldilà di qualsiasi credenza o superstizione.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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