I cosiddetti disturbi dell’attaccamento che si manifestano negli adulti affondano in verità le loro radici nel periodo dell’infanzia.
Possono derivare da madri e padri sostanzialmente anaffettivi, o che si sono separati Spesso la causa viene identificata anche in abusi fisici o psicologici.
Ciascuno impara a relazionarsi con gli altri dalle persone che si occupano di noi da bambini; se, quindi, gli esempi sono disturbati, da grandi potranno sorgere delle difficoltà.
Il disturbo dell’attaccamento negli adulti può manifestarsi in molti modi diversi. C’è chi vivrà costantemente difficoltà a mantenere delle buone relazioni e chi avrà problemi di controllo o di rabbia. Tutto deriva comunque dagli attaccamenti che si sono sviluppati durante l’infanzia.
La teoria dell’attaccamento
E’ stato John Bowbly a teorizzare che i bambini devono avere un legame stretto con un adulto che si prende cura di lui fin dalla nascita e con cui cresce. Se questo non avviene, possono sorgere problemi nel corso della vita. Mary Ainsworth ha poi continuato il suo lavoro, distinguendo tre tipi di attaccamento.
Attaccamento sicuro: il bambino si sente amato
I bambini sono amati e si sentono al sicuro, perché sanno di avere accanto dei genitori pronti a soddisfare i loro bisogni. Questi rivestono benissimo il ruolo di “base sicura” che consente al bimbo di esplorare e di correre dai genitori nei momenti difficili.
Attaccamento evitante: il bambino si sente rifiutato e non amato
Questi bambini hanno genitori che li ignorano, li respingono o sono insensibili ai loro bisogni. Di conseguenza, imparano a essere indipendenti e a difendersi da soli. Se sono arrabbiati, non cercheranno rifugio nella famiglia.
Attaccamento ansioso/ambivalente: il bambino si sente arrabbiato e confuso
Qui i bambini esibiscono un comportamento teso e ostile, perché hanno un genitore imprevedibile, che un momento li amano e subito dopo li ignorano.
In che modo gli attaccamenti dell’infanzia si trasformano in un disturbo in età adulta
Negli adulti, i disturbi dell’attaccamento si riducono a due tipi:
- evitante
- ansioso/ambivalente
Segni di disturbi dell’attaccamento “evitante” negli adulti
- Aggressività/rabbia
- Criticano e incolpano sempre gli altri
- Nessuna empatia
- Bisogno di controllo
- Nessuna fiducia negli altri
- Sensazione di non poter dipendere da nessuno
- Scontri con le figure autoritarie
- Fuga dall’intimità
Gli adulti con questo tipo di disturbo dell’attaccamento si sentiranno depressi e ansiosi, ma faranno di tutto per nasconderlo. Verranno invece fuori rabbia e aggressività. Al loro partner appariranno come crudeli e ostili e sfoggeranno sempre comportamenti distruttivi, difficili per gli altri da comprendere.
Dal momento che da bambini non avevano il controllo su nulla, da adulti è tutto ciò che chiedono. Vogliono poter muovere con le loro stesse mani qualunque cosa: il lavoro, la famiglia, la casa e le finanze.
Difficile anche sviluppare empatia, se nessuno l’ha mai mostrata loro da piccoli. Trovano difficoltà, da adulti, a connettersi con gli altri e persino accettare l’amore altrui. Non lo hanno mai provato prima e qualsiasi approccio amorevole non lo riconoscono come reale.
Difficile anche fidarsi degli altri, perché da bambini le persone per loro più importanti non erano attendibili.
Segni di disturbi dell’attaccamento “ansioso/ambivalente” negli adulti
- Idealizzazione della relazione
- Dipendenza dalle relazioni
- Gelosia morbosa
- Necessità eccessiva di contatto e affetto
- Dipendenza dal partner
- Difficoltà ad accettare un rifiuto
- Possessività
- Sbalzi d’umore
Questi adulti non hanno autostima e la loro identità non è ben strutturata. Dipenderanno in tutto, quindi, dal partner, finendo per soffocare la relazione.
L’umore che oscilla deve la sua presenza al comportamento dei genitori che prima li consideravano e subito dopo li ignoravano. Così, da adulti viene replicato questo comportamento.
Non avendo ricevuto affetto e avendo vissuto poco il contatto da bambini, questi bisogni devono essere colmati da grandi. Perciò saranno adulti che bramano costantemente il contatto, soffocando il partner.
La gelosia è dovuta al fatto che, avendo da bambini sempre dovuto competere per ricevere l’attenzione dei genitori, da adulti si diventa possessivi con chiunque.
Come guarire il disturbo dell’attaccamento negli adulti
Nessuno ha avuto un’infanzia perfetta, ma in alcuni casi dei comportamenti estremi da parte dei genitori possono dare forma a delle problematiche importanti, che si possono risolvere quando queste vengono riconosciute.
- Identificare il tipo di attaccamento
- Comprendere le ragioni che hanno spinto i genitori a comportarsi così
- Convincersi di poter cambiare
Questi sono i primi passi da compiere. Fatto iò, non bisogna però recriminare contro i genitori, che senza dubbio si sono comportati in buona fede, spesso replicando loro stessi un modello vissuto con i loro genitori. Imparare a perdonare, lasciare andare e andare avanti e la cosa migliore. Solo lasciando andare il risentimento è possibile ricominciare da capo e andare avanti. Quello che segue è un esercizio guidato che ha proprio lo scopo, se eseguito con costanza, di sciogliere la rabbia, stimolare il perdono e tornare a vivere leggeri. Clicca qui per scaricare la traccia audio.
Quando il dolore è troppo grande, può rendersi necessario un aiuto da parte di un terapeuta esperto. Questo renderà più semplice veicolare il problema ed equilibrarlo finalmente, sciogliendo il dolore e iniziando a realizzare il pieno potenziale di chiunque abbia sofferto da bambino. Con l’aiuto e la comprensione, modelli di comportamento e di pensiero nocivi possono essere rivisti e cambiati, permettendo finalmente ad un individuo di costruire finalmente delle relazioni sane e armoniose. In questo si dimostra eccellente la cromopuntura di Peter Mandel, che è in grado di individuare con precisione questi disturbi grazie alla diagnosi energetica DEPT e di scioglierli con tutte le sue efficaci e terapie dell’attaccamento.
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Articolo di generazionebio.com
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