Oggi sempre più persone si lamentano di essere troppo occupate, di non avere abbastanza tempo per fare tutto ciò che serve. Non si ha tempo per vedere gli amici, per andare in vacanza, per prendersi una pausa o addirittura permettersi di non lavorare durante il fine settimana.
Cercando di destreggiarsi tra progetti multipli, lavoro, hobby, figli e famiglia, le persone vivono nella più totale frenesia e qualcuno persino le ammira per quante cose riescono a fare.
La verità è che farsi sopraffare in questo modo non ha nulla di entusiasmante, specialmente perché non si ha tempo perché questo viene sprecato e reso inefficace. Ci si fa semplicemente risucchiare dalle cose inutili, dal rumoree da qualsiasi cosa distolga dal costruire qualcosa di veramente efficace.
Spesso, per molti, il rapporto tempo/produttività è di 1:9 perché si passa la maggior parte del tempo, ad esempio, a osservare un documento vuoto sullo schermo del computer, in attesa dell’ispirazione giusta.
Eppure, non avere una vita sembra diventato negli ultimi anni uno status symbol del successo. Lavoro duro, dedizione e passione sono di colui che è facoltoso, mentre il tempo libero è per i poveracci. Questo concetto andrebbe in realtà capovolto. E’ il prodotto della nostra attuale cultura, basata puramente sui principi dell’economia. Come se la ricchezza, lo status e il successo di una persona si potessero misurare sulla quantità di tempo libero di un individuo. Chi ha successo non ha certo tempo per una cena fra amici, una festa o un viaggio di piacere! Allora ecco che chiunque tenta di emulare questo comportamento, sforzandosi di essere sempre impegnati, fino a esaurirsi.
Perché spesso si entra in un circolo vizioso, dove il tempo non viene affatto usato in modo efficace e, di conseguenza, si ottengono risultati mediocri.
Come occupiamo il nostro tempo?
Lavorare in modo efficace significa crescere, sia a livello personale che emotivo e finanziario. Per usare il nostro tempo in modo costruttivo bisogna prima analizzare come lo utilizziamo. Chi non smette mai di procrastinare, ad esempio, può tenere una sorta di “registro” di come occupa il suo tempo. Bisogna scrivere cosa si fa ogni ora, diventando finalmente responsabili della propria giornata. Le cose cambiano appena si scopre che, magari, per 2 ore non abbiamo concluso nulla di utile. E’ umiliante, ma serve a rompere gli schemi e trovare la chiave per la soddisfazione e la felicità. Diventare consapevoli del proprio tempo aiuta infatti a gestirlo meglio.E’ chiaro che mentire su questo diario non serve a nulla. Occorre invece essere sinceri con se stessi e contare anche il tempo passato sui social, ad esempio.
Tenere traccia di come spendiamo il nostro tempo è fondamentale per migliorare questo aspetto della vita. Se ne sprecherà sempre meno, una volta che vi è consapevolezza.
Quali sono le attività meno produttive e quelle più costruttive della giornata?
Una volta avviato il diario del tempo, ogni giorno è utile identificare quali sono le attività meno produttive in cui ci si impegna e invece quali sono attività che si portano a termine con successo. E’ utile chiedersi allora, per ciascuna, “Cosa succederebbe se smettessi di farlo?”.
Se la risposta implica una perdita di valore per la produttività, allora bisogna continuare a farlo. Qualsiasi altra cosa va considerata inutile e, quindi, eliminata totalmente o limitata.
Si tratta di attività urgenti o banali?
Una volta stabilito anche quali sono le attività importanti della giornata, è importante distinguerle ulteriormente e categorizzarle come urgenti o banali. I compiti banali sono spesso i responsabili della maggiore perdita di tempo. Li scegliamo per evitare i più importanti, che comportano magari paura e ansia. Quando procrastiniamo qualcosa, è perché la temiamo in qualche modo e preferiamo fare attività più leggere che portano ad evitare determinate scadenze.
Risulta utile seguire questi consigli più che si può, almeno per due settimane consecutive e ogni due mesi. Tenere traccia dei progressi in termini di attività, individuare lo spreco di tempo nella routine quotidiana aiuta a smettere di sabotare noi stessi. In questa maniera, si assume il controllo dei propri obiettivi e della propria vita. Magicamente, rimarrà il tempo giusto da dedicare a noi stessi e da impegnare in attività significative, come uscire con gli amici, leggere un bel libro, frequentare un corso utile alla nostra crescita, oppure riposare in modo adeguato. Così da non dover più ripetere come se fosse un mantra “Sono troppo incasinato per…”.
La vita è un’avventura che va vissuta pienamente e lo scopo ultimo è essere felici, non schiavi del tempo. L’importante è imparare a spenderlo al meglio.
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Articolo di generazionebio.com
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