La saggezza tolteca è stata tramandata da un gruppo di nativi americani, che si riunirono nel Messico centromeridionale circa 2500 anni fa.
Furono questi popoli a costruire le piramidi di Teotihuacan.
Secondo i toltechi, ogni essere umano è un artista, capace di creare la propria vita con le sue stesse mani.
Già la parola stessa “tolteco” esprime questo concetto, trattandosi di un termine nahuatl che significa proprio artista.
A diffondere nel mondo la saggezza che deriva dalla tradizione tolteca fu il celebre don Miguel Ruiz.
La sua storia è nota a tutti coloro che hanno goduto dei suoi numerosi scritti, seminari, conferenze, interviste e insegnamenti.
Inizialmente poco interessato ad argomenti che la famiglia avrebbe invece desiderato impartirgli, Miguel Ruiz frequentava l’università, con lo scopo di diventare medico. Un’esperienza di pre-morte cambia però tutti i suoi piani e lo porta ad iniziare ad esplorare. Da medico si trasforma nel tempo in maestro. Alle sue prime lezioni partecipavano 4 o 5 persone, non oltre, ma questo non gli impedì in alcun modo di procedere nel suo nuovo cammino.
Oggi la sua storia riecheggia attraverso la voce del figlio maggiore, don Miguel Ruiz Jr, che raccoglie in un libro l’essenza dei suoi insegnamenti. Egli stesso, dopo un iniziale apprendistato con la nonna paterna, madre Sarita, intensificò il suo addestramento grazie al padre, fino a raggiungere la soglia della sua libertà personale.
Il risveglio di Don Miguel Ruiz avviene grazie ad un incidente. Dopo aver bevuto troppo ad una festa, si mise comunque alla guida, finendo contro un muro e rimanendo illeso. Proprio lì si rende conto di non essere il suo corpo fisico. Aveva spesso sentito questo concetto, in famiglia, senza però averlo sperimentato. Questa esperienza lo porta a volerne sapere di più e cambia la prospettiva su ciò che davvero è importante nella vita.
Cosa sono, se non sono il mio corpo?
Il volume raccoglie molti suoi brani di saggezza, oltre che dei veri e propri racconti capaci di ispirare nel lettore una riflessione, un cambiamento, una trasformazione.
Sono lezioni, le sue, da ascoltare con il cuore, non con la mente. Solo così potranno fare breccia.
L’ideale, sarebbe anche non leggere il libro tutto d’un fiato, ma limitarsi a uno, al massimo due brani al giorno. In questa maniera, l’impatto aumenta. Ognuno dei suoi brani dovrebbe letteralmente sbocciare nel cuore.
Gli insegnamenti si possono leggere nell’ordine in cui sono proposti oppure utilizzati come una sorta di oracolo. In un attimo di difficoltà o di fronte a una decisione da prendere, si può aprire a caso il libro. Il messaggio trovato rappresenterà una sicura ispirazione in quel dato momento della vita.
Questo, ad esempio:
Vengo da voi per chiedervi un favore: aiutatemi a cambiare il mondo. Non mi riferisco al mondo dell’umanità, al mondo “là fuori”. Intendo il mondo che voi create nella vostra mente, il mondo che è vero solo per voi e per nessun altro. Vedete, voi create la storia della vostra vita, create una realtà che è vera solo per voi. Ci sono sette miliardi di persone al mondo e tutte creano la propria storia. Io creo il mio mondo personale ma è solo una storia. Non è reale e non è vero. Allo stesso modo, nemmeno la vostra storia è vera. La differenza è che voi credete che lo sia, mentre io no. Voi iniziate a cambiare il vostro mondo nel momento in cui capite che non è vero, che è solo una storia.
![]() | Un dono di saggezza tolteca |
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Articolo di generazionebio.com
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