L’era che stiamo attraversando oggi è quella dell’Aquario. E’ il momento in cui dominano le informazioni e fluiscono nuove idea e una rinnovata saggezza divina. L’uomo di questa era è abile e acuto, pur essendo in qualche maniera separato dalla realtà. E’ diretto verso il futuro e si interessa a questioni molto profonde. Ma, soprattutto, ama la libertà.
Secondo l’astrologia, l’umanità cambia direzione ogni circa 2000 anni. Tutto ebbe inizio circa 6000 anni da con l’Era del Toro. A quei tempi l’uomo amava la natura, vedeva Dio in ogni foglia e in ogni appezzamento di terra. E da lì che abbiamo imparato a rispettare la natura e ad obbedirle.
Poi vi fu l’Era dell’Ariete, veicolo di sviluppo per le nuove terre, manifestazione attiva di se stessi e del proprio ego. Fu un tempo di guerre e di conquiste, dove l’obiettivo generale principale era di sopravvivere e vincere.
L’Era dell’Ariete fu poi sostituita dall’Età dei Pesci, caratterizzata dall’unione mistica del tutto. Fu il momento della nascita e della fioritura delle principali religioni e il tempo dei sacrifici.
Oggi stiamo ancora vivendo l’influenza dell’età precedente, quella dei Pesci appunto. Però siamo ormai nel pieno dell’Età dell’Aquario.
Sono molte le caratteristiche tipiche di questo periodo.
Prima tra tutte il desiderio di abbandonare il sacrificio per difendere le proprie opinioni. Le persone non vogliono più portare la loro croce: l’Acquario richiede nuove opportunità e nuove vie d’uscita per tutti coloro che si sono arresi in precedenza.
Inoltre, si sono spostati gli interessi. Le persone hanno smesso di concentrarsi solo sugli attributi esterni: quello che conta di più è l’essenza. Non a caso siamo sempre meno disposti a impegnarci nelle questioni materiali. L’impeto maggiore è quello di sentirsi fermamente radicati nel qui e ora, al fine di evolvere e costruire il proprio futuro. Il primato della ricchezza e dello status quo stanno rapidamente passando in secondo piano.
Infine, dilaga il desiderio per realizzare i propri talenti. La sopravvivenza non è più la cosa principale. Quello che conta è studiare e applicare la teoria per vivere meglio, lavorare sull’individualità che ha il potenziale di diventare una stella guida per tutta l’umanità.
Perciò i presupposti per far fare un salto a questa umanità ci sono tutti. Per sfruttare questo flusso energetico che è sempre più palpabile, non si può prescindere dal lavoro su di sé. Per sviluppare tutte quelle caratteristiche innate da mettere al servizio per gli altri. Per contribuire al cambio di paradigma e creare una realtà più armoniosa.
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Articolo di generazionebio.com
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