I registri akashici sono una memoria universale dell’esistenza, uno spazio multidimensionale dove sono immagazzinate tutte le esperienze dell’anima, comprese tutte le conoscenze e le esperienze delle vite precedenti, di quelle presenti e delle potenziali future. Questo sistema energetico contiene tutte le possibilità che l’Anima possiede per evolvere, insieme alla sua ragione di essere e al significato della sua missione di vita.
Questi registri esistono sia per il piano individuale che per quelli planetario e universale, con diverse frequenze che vibrano. In Egitto se ne parlava in termini di Tavole di Thot, nella Bibbia come Libro della Vita.
L’aggettivo akashiko deriva dalla parola Akasha, un termine sanscrito che significa spazio o energia cosmica, l’etere che permea tutto l’universo ed è veicolo per trasportare suono, luce e quindi vita.
Già i Rishi conoscevano questa fondamentale dimensione nascosta, che comprende tutti gli elementi: prithivi (terra), ap (acqua), vata (aria) e agni (fuoco).
L’Akasha contiene infatti in sé tutti gli elementi e allo stesso tempo è al di fuori di questi, in una dimensione senza limiti di spazio o di tempo. E’ una matrice cosmica, che non si vede ma che è onnipresente, una sorta di colonna sonora da cui emerge tutta la materia, compresi noi stessi.
Oggi anche la scienza si sta aprendo a questa possibilità e inizia a vedere le interrelazioni tra materia e non materia, comprendendo questo nuovo paradigma.
L’Akasha apre la nostra consapevolezza su una dimensione che va al di là di ogni cosa fisica, ma anche del tempo e dello spazio. Ci porta più vicini a comprendere la natura del mondo e di noi stessi e ci svela che al di là delle apparenze c’è un mondo interconnesso, che è in-formato a livello olografico, dove tutto è immerso e si auto-costituisce grazie alle connessioni cosmiche che creano tutte le cose.
Il concetto di Akasha ci rende consapevoli dell’interconnessione che esiste tra noi esseri umani, il mondo, l’universo, il macrocosmo e il microcosmo. Questa interconnessione fa sì che ogni nostra azione influisca su tutto il resto e ci ricorda come tutti siamo dotati di un enorme potere creativo, oltre che rammentarci di tutte le responsabilità e le infinite possibilità che abbiamo.
Contemporaneamente, ci aiuta ad affrontare la manifestazione nella materia in modo più profondo, chiarendo molti dubbi e rispondendo a diverse domande esistenziali.
Connettersi con i registri Akashici è possibile, se si impara a farlo.
In questa maniera si può comprendere perché siamo qui, qual è il contributo unico e irripetibile che possiamo dare su questo piano fisico, perché accadono certe cose e così via.
Nell’etere non vi sono solo risposte e informazioni, ma anche il potenziale per attivare la nostra auto-guarigione iniziando a vivere la vita che siamo stati chiamati a condurre.
E’ il DNA a connetterci strettamente al nostro registro: è lì che è racchiuso tutto il nostro potenziale nascosto, insieme alle nostre capacità e talenti. Quando si imparano a usare queste potenzialità, si avvia una connessione con le cellule che onora il nostro corpo, creando un trait d’union tra anima, mente, emozioni, corpo e spirito.
Le informazioni relative alla nostra anima sono tutte registrare nel DNA, che è direttamente collegato alla Terra. Esperienze, emozioni, pensieri: tutto lascia un’impronta energetica su un piano sottile della Terra. Tutto ciò che facciamo è lì, nulla viene tralasciato. Ogni apprendimento, ogni evoluzione o gesto d’amore possono quindi fare la differenza.
Questo dovrebbe far comprendere che, anche quando gli esseri umani non riconoscono il valore delle nostre azioni, in un piano superiore questo avviene eccome.
Questa prospettiva illumina tutta la nostra esistenza di una luce nuova!
Come accedere ai registri akashici
A tutti è consentito accedere a questo spazio, ma occorre imparare a farlo e avere la vibrazione abbastanza elevata da essere accolti con un degno proposito. Si possono usare delle orazioni particolari, dei simboli, delle chiavi. Non esistono degli insegnanti, dei corsi o dei libri miracolosi per arrivarci. Ma attraverso le esperienze di evoluzione condivisa, un passo dopo l’altro, attraverso delle tecniche mirate, si può aprire la porta di questa dimensione.
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Articolo di generazionebio.com
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