La teosofia – chi la conosce in modo approfondito lo sa – non pone una grande enfasi sui cosiddetti chakra, che vengono indicati nella letteratura originale come centri o nervi, piuttosto che con il loro nome sanscrito, sconosciuto in occidente fino alla prima metà del ventesimo secolo.
A scriverne, seppure poco, sono stati H.P. Blavatsky e William Q. Judge: la lettura dei loro passaggi in merito permette di comprendere qual è l’approccio teosofico ai chakra. Se ne afferma l’esistenza, nulla più. Non vi è alcuna raccomandazione a meditare su di essi, o ad aprirli, come oggi si fa come mezzo per raggiungere l’evoluzione spirituale.
La più grande enfasi data ai chakra si può trovare nell’Hatha Yoga e nelle pratiche tantriche indiane e tibetane, ma i maestri della saggezza teosofica non li hanno mai tenuti in grande considerazione.
Oggi i chakra rappresentano una fissazione ossessiva che proviene dal movimento new age e che in occidente può risalire a Charles W. Leadbeater, autore che nei primi decenni del 1900 scrisse in maniera approfondita sull’argomento, stimolandone la diffusione. Insieme ai suoi collaboratori e sostenitori, Leadbeater fece tutto ciò successivamente all’abbandono della teosofia della Blavatsky, in favore di una versione moderna della dottrina stessa.
Il corpo astrale […] ha un sistema completo di nervi e di arterie per il trasporto del fluido astrale che è per quel corpo come il nostro sangue è per il fisico
tratto da L’oceano della teosofia. Breve esposizione della filosofia esoterica
di William Q. Judge
Anche la struttura anatomica interna dovrebbe essere conosciuta. Il corpo etereo ha le sue correnti / nervi, cosiddetto per mancanza di un termine migliore, cambiamenti e metodi di crescita e azione, proprio come il corpo materiale. E’, infatti, il corpo reale, poiché di rado si altera per tutta la vita, mentre la controparte fisica cambia in ogni momento, i suoi atomi vanno e vengono sulla matrice o sul modello fornito dal corpo etereo.
Le correnti interne emanano dai loro stessi centri e sono costantemente in movimento. Sono influenzati dai pensieri e dal riflesso del corpo nei suoi cambiamenti fisiologici. Ognuno influenza costantemente l’altro. (Ogni centro del corpo interno ha il suo corrispondente appropriato in quello fisico, che influenza e attraverso il quale è a sua volta influenzato). E’ per mezzo di queste correnti sottili – chiamate arie vitali quando si traduce dal sanscrito – che le impressioni vengono trasmesse alla mente superiore.
Ti consiglio di interrompere la tua attenzione sui centri vitali, che di nuovo potrebbe rivelarsi pericolosa se non eseguita sotto la guida di un insegnante.
E proprio come si può ferire il suo corpo con l’uso ignorante di droghe o pratiche fisiche, così le più sottili correnti e nervi dell’uomo interiore possono essere buttati fuori da aggiustamenti se uno nell’orgoglio o nell’ignoranza tenta, non istruito, di occuparsi di loro.
Questo nuovo punto di vista, ignorato dai più, dovrebbe rappresentare un monito a compiere qualunque azione sui chakra a livello fisico come si è soliti fare in moltissime pratiche spirituali odierne, specialmente se non se ne conosce profondamente la natura.
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Articolo di generazionebio.com
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