I calcoli biliari, ovvero della cistifellea, sono da un punto di vista materiale dei depositi di colesterolo o di calcio.
Molto spesso il linguaggio popolare, dall’alto della sua saggezza, aiuta a comprendere quali sono le cause biologiche di una problematica e non è da meno anche in questo ambito.
Spesso si usa dire “Avere le pietre nel fegato”.
Nella cistifellea viene immagazzinata la bile prodotta dal fegato, che a sua volta sarà poi immessa nell’intestino per favorire la digestione. La bile attraversa i dotti biliari, attraverso i quali passano anche gli enzimi digestivi dal fegato, dalla cistifellea e dal pancreas, per dirigersi verso l’intestino tenue.
Quando la bile contiene troppi sali biliari (o bilirubina) può cristallizzarsi, formando così i calcoli, che possono spostarsi e arrivare ad ostruire uno dei dotti. Quando la bile non è in grado di passare, possono sorgere delle coliche molto dolorose e diverse altre conseguenze.
La bile è amara ed esprime, da un punto di vista emozionale, l’amarezza interiore, il dolore, l’aggressività, il risentimento, la frustrazione e persino il disgusto verso se stessi e gli altri.
I calcoli sono il simbolo di un dolore molto profondo. Si tratta di energia che si è cristallizzata a causa di pensieri molto amari e duri che, accumulatisi nel corso degli anni, arrivano a materializzarsi sotto forma di “sassi”.
Può capitare che i calcoli restino a lungo silenti e che una improvvisa emozione li porti per così dire in superficie, finalmente visibili al nostro aspetto razionale attraverso il dolore intenso che provocano.
E’ come se si desiderasse procedere, correre con forza, aprire una porta ma ci fosse qualcosa a limitare queste azioni e a soffocarle. La paura, probabilmente.
La frustrazione verso la vita si manifesta attraverso atteggiamenti molto aspri ed irritanti verso gli altri, perché si ha nel profondo la percezione di non poter decidere per sé, per mancanza di coraggio e perché la propria forza interiore viene incanalata male.
Non avendo il controllo si se stessi, allora si formano i calcoli biliari.
Chi soffre di questo disturbo, o ne ha sofferto, dovrebbe chiedersi che cosa influenza la sua vita in modo così profondo. Che cosa provoca tanto orgoglio?
Se i calcoli biliari sono l’espressione di una vita che si è indurita, per ripristinare l’equilibrio interiore occorre liberarsi dal passato e assumere un atteggiamento più morbido, aprendosi alla vita e sciogliendo ogni rigidità.
La chiave è lasciare andare il passato, lavorare su se stessi al fine di lasciarsi alle spalle sentimenti ed emozioni amari, aprendo il proprio cuore. Questo processo produrrà resilienza, la quale permetterà finalmente di vedere la propria vita in modo più chiaro e di comprendere qual è il percorso da intraprendere per stare finalmente bene.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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