La porzione cervicale della colonna vertebrale dell’uomo è costituita da 7 segmenti ossei che vanno dalla cosiddetta C1 alla C7. Tra ciascun corpo vertebrale si trovano dei dischi cartilaginei. Questa porzione di colonna vertebrale rappresenta, insomma, il collo e sostiene il peso della nostra testa, occupandosi della protezione dei nervi che trasportano delle informazioni sensoriali e motorie dal cervello verso la periferia.
Il collo ha una natura flessibile e ci consente di girare la testa in tutte le direzioni.
Le prime due vertebre rivestono un’importanza particolare, anche a livello simbolico. La C1 e la C2 hanno il compito di collegare il cranio alla colonna vertebrale. La C1, nota anche come “atlante”, sostiene la nostra testa, che simbolicamente rappresenta il globo. La chiara analogia è ad Atlante, il titano che fu condannato a sorreggere sulle sue spalle il peso del mondo intero. La sua forma è particolare ed è costituita da due archi dentro i quali penetra la C2, creando così insieme il perno che permette di ruotare la testa e di annuire. Queste due vertebre sono connesse al tronco cerebrale, dal quale trilioni di fibre nervose attraversano l’apertura nell’atlante e scorrono nella colonna vertebrale. Questa apertura è molto piccola, perciò qualsiasi movimento oltre le possibilità, anche di una frazione di grado, può causare una compressione dei nervi e una distorsione dei messaggi che viaggiano dal cervello verso la periferia.
Quando l’atlante ha delle debolezze, è come guidare un’auto che manca della convergenza delle ruote. Si possono sostituire le gomme, ma queste si consumeranno più rapidamente. Questo vale anche per il corpo umano. La condizione imprescindibile è che l’atlante sia allineato. Questo farà sì che tutte le cellule funzioni correttamente, grazie alla ricezione continua e senza interruzioni dei segnali che giungono dal cervello.
Per mantenere l’atlante allineato, c’è un gesto che si può compiere in modo naturale: annuire! Quando diciamo “sì” con la testa, accettiamo qualcosa e la riconosciamo. Questo codice è valido in moltissime culture, compresa la nostra occidentale.
Annuire produce un atteggiamento pro-attivo e, allo stesso tempo, stimola il flusso di energia dal cervello attraverso la colonna vertebrale in tutto il corpo, con vantaggi particolari per alcuni organi, come gli occhi.
Basta fare un esperimento. Se proviamo a scuotere la testa in senso di diniego, quindi da destra a sinistra, facciamo fatica a vedere chiaramente. Se invece annuiamo, la visione appare più chiara e più nitida. Da alcuni esperimenti sembra addirittura che se si annuisce almeno 100 volte al giorno la vista può migliorare in modo significativo. Inoltre, si rafforzano i muscoli del collo e migliora la circolazione del sangue dalla testa agli occhi.
La stimolazione che parte dal collo viaggia naturalmente anche lungo la spina dorsale, risvegliando nel suo viaggio tutte le vertebre. Se vediamo meglio e ci sentiamo rivitalizzati, proveremo di conseguenza una dose più alta di felicità.
In questa società dove ormai siamo abituati a essere sospettosi, a dire no a prescindere, ad avere un atteggiamento negativo in generale, imparare a dire più sì potrebbe fare la differenza.
Apriamoci alla vita, diciamole di sì e accogliamo tutto ciò che ha da offrirci. A quanto pare i vantaggi sono tanti, a cominciare da quelli strettamente fisiologici!
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Articolo di generazionebio.com
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