L’essere umano è stato dotato di un grande dono: la mente. Questa può essere però contemporaneamente un fortissimo alleato o un nemico acerrimo, se non ne comprendiamo bene come funziona e come si deve gestire.
Come per qualsiasi altra cosa, per saperla amministrare occorre conoscerne ogni minimo dettaglio.
Il cervello umano può essere suddiviso in 3 modelli:
- la mente razionale
- la mente emotiva
- la mente saggia
Tutti noi possiamo raggiungere questi 3 stati. Purtroppo, però, la maggioranza delle persone resta quasi sempre bloccato in uno di questi.
La mente razionale
Quando un individuo usa la sua parte razionale, si pone di fronte ad una situazione da un punto di vista intellettivo. Pianifica e prende decisioni sulla base dei fatti. La mente razionale, infatti, si concentra sulle informazioni e sui dati materiali, sull’efficacia o sui danni che possono derivare da una scelta. Il problema è che, talvolta, la mente razionale resta bloccata dentro a delle opinioni e a dei pregiudizi. Ama le regole e preferisce non rischiare.
La mente emotiva
La mente emotiva entra in scena ogni volta che sono i sentimenti a controllare i pensieri e il comportamento di un individuo. Egli può allora agire in maniera impulsiva, senza badare alle possibili conseguenze. La mente emotiva non si concentra per forza sui fatti, quanto su ciò che pensa che sia la verità, o su una percezione di questa, oppure su una mera proiezione di ciò che si ritiene essere la verità.
La mente saggia
La mente saggia rappresenta l’equilibrio tra la mente razionale e la mente emotiva. Laddove un individuo riconosce e rispetta i propri sentimenti, ma è capace anche di rispondere a questi in modo maturo e razionale, può definirsi saggio.
La mente saggia è quell’area dove la mente razionale e quella emotiva si sovrappongono; è quella che consente ad ogni persona di riconoscere la verità e di sperimentarla; è quella che aiuta a farci capire se qualcosa è genuino e valido.
Imparare ad usare la mente saggia non è facile, ma è come andare in bicicletta. Occorrono equilibrio, sforzo e capacità di cambiare direzione. Proprio come per la bicicletta, si impara a usare la mente saggia con l’esperienza. Per iniziare a muoverci con la bicicletta bisogna compiere la prima pedalata. Allo stesso modo, per attivare la mente saggia è necessaria la volontà di fare un piccolo sforzo in più, in ogni situazione.
Quando la mente saggia è attiva, siamo in grado di riportare nel giusto equilibrio pensieri ed emozioni. Ciò che risulta da questo è la capacità spiccata di intuizione. Quando proviamo delle emozioni negative come ansia, depressione, rabbia, vergogna e senso di colpa, perdiamo il controllo e il nostro equilibrio. Che ritroviamo solo se impariamo ad attivare la mente saggia, facendo il nostro meglio per ritrovare il nostro centro.
Una volta che ci ritroviamo dentro l’area abitata dalla nostra mente saggia, sviluppiamo in modo spontaneo un senso di sicurezza interiore, in grado di farci superare più facilmente i momenti più difficili. Questo non significa che non si faranno più errori o che l’equilibrio non si perderà mai più. La sicurezza in sé consiste semplicemente nel credere nelle proprie capacità e avere la forza di usarle in ogni situazione, senza timore e senza farsi sopraffare dalle emozioni o dai pregiudizi.
Ogni volta che si riesce ad accedere nello spazio della mente saggia:
- si ritrova la calma anche quando si viene attaccati o durante una discussione
- si percepisce in maniera intuitiva cosa fare per placare le proprie emozioni nel bel mezzo di una crisi o di un conflitto
- si ritrova la lucidità e si è capaci di prendere delle decisioni senza troppa confusione
Allenarsi a sviluppare quella parte saggia che c’è in ognuno di noi ci permette di essere partecipi alla vita in modo più pacifico, di individuare le nostre credenze limitanti e le abitudini con cui ci auto-sabotiamo; inoltre aiuta ad eliminare quegli schemi emotivi e di pensiero che portano sofferenza, rafforzando così l’opportunità di seminare felicità per il futuro. La mente saggia è anche quella che ci assiste quando dobbiamo imparare a tollerare degli eventi molto dolorosi e ci rende resilienti da un punto di vista emotivo, migliorando la nostra intelligenza e le relazioni interpersonali in generale.
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Articolo Monica Vadi per generazionebio.com
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