La quantità di informazioni e di offerte relative alla spiritualità, alla crescita personale e alla legge d’attrazione sono è così elevata, che la confusione in merito dilaga.
La spiritualità non ha nulla di fare con la vergogna o l’orgoglio, non è un’etichetta né uno stile di vita.
A partire dal 2012 l’ondata di cambiamento nella coscienza si è trasformata in ciò che comunemente si definisce “new age”.
Allora è stato un dilagare di pietre e cristalli, di discorsi e tecniche legati al riequilibrio dei chakra, di corsi di yoga e di uso spropositato di parole come amore, pace e loro sinonimi.
La spiritualità non è qualcosa di nuovo, ma è antica quanto lo spirito stesso e una non corretta traduzione delle sue radici sta sviando molte persone.
La spiritualità non ha a che fare con marchi registrati o prodotti spirituali di consumo.
Eppure, ha preso piede il cosiddetto consumatore spirituale, che non può più concepire la propria vita senza tenere nella tasca dei suoi pantaloni per yoga alla moda le pietre che facciano da scudo alle energie negative; non può più fare a meno delle t-shirt con le stampe di simboli spirituali, da sfoggiare per mostrare la sua superiorità; non è in grado di smettere di frequentare corsi di evoluzione spirituale dove apprenderà tecniche di illuminazione che non mette però mai in pratica.
Se bastasse tutto ciò per illuminarsi, ormai lo saremmo tutti.
Il grosso problema della spiritualità di consumo è che perpetua delle convinzioni fuorvianti, che rendono persino lo yoga o la meditazione qualcosa di glamour. Inoltre, questo tipo di atteggiamento rappresenta una scusa per sfuggire dalla realtà, sviluppando un ego spirituale.
Il processo mentale che viene coinvolto porta spesso a crearsi un immagine esteriore che niente ha a che vedere con quella interiore.
Si possono scrivere tante belle frasi sui social, si possono esprimere costantemente pensieri apparentemente positivi. Ciò che questo sta creando, a livello collettivo, è una positività forzata, nella quale ci si sente obbligati a pensare sempre bene e ad avere pensieri buoni.
Allora si teme persino di condividere i propri pensieri più intimi, per non diventare vittime del giudizio quando si prova un sentimento negativo, instaurando un ciclo vizioso di vergogna che danneggia sia il corpo che la mente che lo spirito stesso.
Già di per sé etichettarsi come spirituali va contro l’essenza stessa del sapere, dove tutti gli esseri viventi sono spirituali, dotati di una forza vitale e di un’energia che si muove attraverso di loro.
Ciascuno di noi ha dentro di sé maschile e femminile, ombra e luce, bianco e nero. Niente esiste senza che vi sia una polarità. Allo stesso modo, ognuno di noi ha dentro di sé forze buone e cattive che si alternano e lavorano per o contro di noi.
Lo spirito è intrinsecamente libero da ogni tipo di classificazione o categorizzazione. Questi sono processi che hanno luogo esclusivamente sul piano fisico.
Quando temi e modelli che ricorrono in natura iniziano a essere venduti, è necessario fermarsi e ricalibrare tutto. Per non cadere nell’illusione e nel falso sollievo.
La spiritualità non deve essere vista come una scappatoia, un sollievo dalla realtà dell’età moderna.
Quando serve sollievo, vuol dire che il dolore è ancora presente, che ancora ci si proietta nel caos del mondo cercando di aggrapparsi a qualcosa di effimero per fuggire.
La saggezza interiore dell’essere è qualcosa di eterno e sempre presente: per attingervi non bisogna né comprare un prodotto, né adottare uno stile di vita o un meccanismo di pensiero preconfezionato.
Ciò che chiede il nostro spirito è solo di essere in armonia e in connessione con noi stessi e con l’ambiente, mantenendo la piena consapevolezza di quanto questo legame sia forte e imprescindibile. E’ solo allora che qualsiasi tentazione di fuggire o di proteggersi svanisce.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.