Tutto quello che avviene nella nostra vita è utile per progredire ed è ciò che ci ha portato a diventare ciò che siamo oggi. Siamo sulla nostra strada, siamo consapevoli del valore della nostra anima, che è sì parte di noi, ma che ha anche connessioni, conoscenze, intuito e vede sempre oltre. La nostra anima è ciò che ci guida sul cammino della nostra vita.
Alcune situazioni possono essere difficili da vivere, ma c’è sempre un motivo per cui dobbiamo attraversarle e per farlo è importante imparare l’arte dell’accettazione.
Accettare una situazione aiuta le nostre energie a riorganizzarsi per affrontare questa esperienza. Dalla quale si uscirà cresciuti e spesso più liberi. L’accettazione rappresenta già, di per sé, il primo passo per trovare la soluzione e uscirne.
L’accettazione non ha a che vedere con l’umiliazione e con il subire situazioni pesanti, quando con il comprendere che qualsiasi esperienza permetterà all’anima di evolversi e di compiere il suo karma.
Solo così a poco poco possiamo spiegare le ali e prendere il volo, migliorando la qualità della nostra esistenza.
Per arrivare a muoverci leggiadri come farfalle serve del tempo per trasformarsi attraverso gli stadi necessari alla nostra crescita. Lo scopo dell’incarnazione di ognuno è essere liberi.
Tutti noi abbiamo un’esperienza dentro la quale ci sentiamo ancora intrappolati, che ancora non abbiamo accettato, pur se è lontana nel tempo. Un’esperienza che ci blocca in quella stessa energia, magari densa di rabbia, tristezza e desiderio di vendetta.
Accettare significa andare oltre quell’energia che ancora oggi ci turba, sciogliendo le emozioni che comprimono il cuore.
E’ possibile persino sentirlo, quel nodo che ci soffoca e che si manifesta in una specifica parte del corpo ogni volta che il ricordo riaffora. Allora, sarà utile cercare di rilassare il corpo fisico, mentre si appoggia una mano in quel punto preciso.
Il contatto della mano farà passare del calore che favorirà il rilassamento del corpo. Attraverso una respirazione profonda, bisogna portare la consapevolezza al presente. Alla struttura fisica ferita dalle esperienze e dalle emozioni; una lavagna dove l’anima ha scritto sopra tutte le contusioni che ancora fanno male. Quando lo spazio sulla lavagna termina, il corpo reagisce portando la malattia. L’anima trasmette dei segnali anche attraverso altre modalità, come un incidente, che indica sempre che bisogna cambiare qualcosa.
Come realizzare la guarigione emotiva attraverso l’accettazione
E’ importante comprendere che il corpo, quando esprime una malattia, è al nostro servizio perché riveste il ruolo di messaggero dell’anima. Bisognerebbe allora ringraziarlo per ciò che sta facendo, perché sta portando in superficie qualcosa che dobbiamo risolvere. Se accettiamo questo, doniamo al corpo quella flessibilità che gli è utile per guarire.
Anche la malattia più grave, anche quella più spaventosa andrebbe ringraziata. Con la consapevolezza che, finché l’anima non avrà fatto la scelta di lasciare il corpo fisico, non c’è bisogno di temere nulla. E’ invece necessario iniziare a prendere la malattia sul serio, ma rispettando il proprio corpo in un modo nuovo. Eliminando tutta l’oscurità che c’è, che ristagna a livello del cuore. Rancore e sensi di colpa sono un veleno da rilasciare.
Il perdono va di pari passo con l’accettazione ed è alla base di ogni guarigione. Perdono per noi stessi, perdono per gli altri, per ottenere la libertà.
La libertà di tornare ad essere se stessi, lasciando alle spalle delle esperienze che sono state utili anche se hanno provocato dolore. La libertà di ringraziare quelle esperienze con una visione nuova della vita, dentro cui si sarà pronti a tuffarsi a capofitto, vivendo al massimo delle proprie possibilità, senza catene che ci trattengano.
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Articolo di generazionebio.com
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