Persistere nel vivere dentro al nostro passato è un ostacolo al fluire naturale in avanti della vita. Spesso nemmeno ci rendiamo conto di esservi intrappolati, ma esistono dei campanelli di allarme che dovrebbero risvegliarci dal torpore e farci comprendere che è ora di fare un passo verso il presente.
Molti pensano alla propria infanzia in continuazione e ne parlano spesso. Rivivere spesso le esperienze del passato, anche quelle positive, è una pessima abitudine, specialmente quando si usano per fuggire da un presente poco edificante.
Come accorgerti che stai vivendo nel passato
Il passato può danneggiare il futuro, se cattura in modo esagerato la nostra attenzione. Purtroppo ci siamo abituati a vivere in questo modo, ma è uno stile poco sano e occorre uscire da questo schema e reagire diversamente a determinate situazioni.
Ecco quali sono i segnali che fanno capire quando si vive intrappolati nel passato.
Avere il pensiero ossessivo dell’infanzia, sia nel bene che nel male
Quando ci troviamo costantemente a ricordare la nostra infanzia, siamo imprigionati in un passato che non tornerà più. Questo vale sia per le esperienze positive che per quelle negative. Chi ha vissuto un’infanzia traumatica finirà per tenere sempre vive le stesse ferite. Chi ha avuto un’infanzia felice finirà invece per dimenticarsi del presente, a favore di ciò che è stato. Da qualunque prospettiva si guardi la questione, il risultato è sempre lo stesso: non si affronta il presente per quello che è. L’infanzia è una parte della vita che, bella o brutta, va ringraziata, onorata e lasciata alle spalle, per poter vivere al meglio l’esistenza adulta presente.
Assumersi la colpa di ogni cosa
Ogni giorno diciamo un sacco di volte “mi dispiace!”. Le scuse vanno fatte solo quando servono, ma non allo stesso ritmo del respiro. Quando ci comportiamo in questo modo, è probabile che si tratti di sensi di colpa che provengono dal passato. Possono essersi radicati per diversi motivi, ma non bisogna continuare a conviverci. Ognuno di noi merita il perdono e una seconda possibilità, indipendentemente dalle esperienze del passato.
Essere diventati persone molto ciniche
Il cinismo e il senso di amarezza che spesso l’accompagna possono derivare solo dalle esperienze del passato, dai fallimenti e dalle ferite che ancora non si sono rimarginate. Prima si provano tristezza e rabbia; sentimenti che nel tempo si trasformano in qualcosa di più potente. La verità è che il cinismo e l’amarezza possono distruggere lentamente la vita e ci tengono ancorati al passato, facendoci continuamente rivivere ciò che non è andato per il verso giusto.
Paragonare tutto e tutti al passato
Chi vive nel passato continua a confrontare il presente con ciò che si è perso nel tempo. Mantenere lo sguardo fisso su ciò che è stato, però, impedisce di avere uno sguardo realistico sul presente. Forse oggi le cose sono migliori, ma non ce ne rendiamo conto! Ogni confronto è dannoso e le circostanze attuali niente hanno a che fare con quelle del passato. Ogni storia è diversa dall’altra, pur con qualche similitudine.
Essere terrorizzati dai cambiamenti
Chi vive nel passato ha paura di cambiare le cose nel presente. Persino i cambiamenti positivi incutono timore. Un lavoro diverso, un trasferimento: si tende a rifuggire dal nuovo, finendo per restare intrappolati nel vecchio. Il mondo è fatto di continui mutamenti, niente resta uguale nel tempo. E’ così che la vita funziona ed è necessario imparare a fluire con essa.
Essere diventati vendicativi
La maggior parte degli esseri umani non è malvagia, eppure cerca vendetta. Se le azioni vendicative vengono pianificate, poi, significa che la situazione sta sfuggendo di mano. Se non si impara a lasciare andare un torto subito, non si può andare avanti. Si resta nel passato, in attesa che il responsabile sia punito. Anche qui il perdono è indispensabile per una vita salutare e degna di essere vissuta.
Soffrire di bassa autostima
Chi soffre di autostima è vittima di qualcosa che si è verificata nel passato, in cui non si è sentito all’altezza secondo gli standard altrui. Questi sentimenti, se non vengono superati, tengono ancorati in quel passato da cui si sono insediati.
Dire addio al passato e abbracciare il presente per costruire il futuro
Non è una cosa semplice da attuare, ma lasciare andare il passato è la chiave per la guarigione. Le cose vanno accettate per come sono nel qui e ora, altrimenti gli stessi demoni continueranno ad infestare la nostra esistenza. Tutti noi siamo più forti di quel passato che ci frena e ostacola la nostra evoluzione. Bisogna però passare all’azione e mollare gli ormeggi per ritornare a cavalcare le onde dell’esistenza presente!
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Articolo di generazionebio.com
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