Un’analisi approfondita della relazione antropobiocosmica tra la luna e i neurotrasmettitori ha portato a ipotizzare che nel nostro cervello è come se fosse presente un cielo in miniatura.
Questa osservazione ha permesso così di testare un metodo per aumentare le prestazioni cognitive e la produttività sulla base della sincronizzazione tra la mente e la luna.
Per gli antichi il fatto che la vita fosse legata ai processi astronomici e ai cicli stagionali che caratterizzano le stelle era assodato. Non solo si dipendeva dal Cielo e dalla Terra e dal loro rapporto di creatività e ricettività per raccogliere il cibo, ma anche per coltivare una vita sana sia a livello fisico che mentale.
L’uomo, essendo parte dell’Universo, riceve dal Cielo l’energia necessaria per crescere. Questa cosmogonia si fonda sulla visione del microcosmo come specchio del macrocosmo, una filosofia che si può trovare in quasi tutte le culture antiche.
L’uomo moderno, con estrema arroganza, ha poi iniziato ad attribuire questa visione al pensiero magico primitivo, ormai superato da quello razionale. Abbandonato questo spirito, si è smesso anche di considerare l’influenza dei fattori ambientali sulla salute umana. Oggi sappiamo però, per esperienza, che la medicina moderna è imbattibile quando si tratta di curare le malattie acute, ma soffre di qualche lacuna quando si tratta di alleviare i sintomi di problematiche croniche, che sono malattia caratterizzate anche dal fattore tempo.
La tradizioni della medicina antica, ad esempio la spagiria o l’agopuntura, affrontano questi disagi risvegliando ed equilibrando i processi di auto-guarigione del corpo, anziché sopprimere i sintomi scatenando quasi sempre degli effetti collaterali in periferia.
Le più recenti scoperte in campo medico, però, specialmente grazie all’epigenetica, stanno stimolando una maggiore apertura verso i sistemi olistici, in particolare quando si parla di cronobiologia.
Sappiamo bene che esiste un rapporto stretto tra la qualità del tempo vissuta e la salute umana e la capacità dell’individuo di svolgere determinati compiti. Questo perché non tutti i momenti della giornata sono uguali, pertanto eseguire un’azione in un dato momento può essere controproducente, mentre in un altro si possono ottenere moltissimi vantaggi. Ciò accade perché ogni istante è caratterizzato da un’energia predominante e saperlo permette di mantenere in armonia corpo e mente, risparmiando risorse ed evitando lo spreco di energia.
Lo studio di questa materia ha permesso di elaborare un sistema che si basa sull’interconnessione tra le fasi lunari e i 4 neurotrasmettitori fondamentali. Si tratta del metodo Somatic, messo a punto dal Dr. Mark Filippi: un sistema che consolida la consapevolezza del rapporto che esiste tra mondo interiore e mondo esteriore. Tutto nasce dall’idea di riportare ad un livello interiore i cicli quaternari che regnano in natura e che governano le stagioni, le fasi lunari, i 4 quarti d’ora, i 4 elementi, le 4 fasi della respirazione, ecc.
Il 4 è una parte essenziale del ritmo e della misurazione e sono una costante che ha la natura per organizzarsi e assorbire le informazioni.
In modo più specifico, è stata rilevata la correlazione tra la Luna e i neurotrasmettitori. Secondo David Goodman, studioso che ha affrontato questi argomenti in precedenza, sono 4 i cambiamenti emotivi naturali, identificati come:
- responsabilità ascendente
- attività crescente
- passività crescente
- attività decrescente
Questi cicli emotivi hanno a che fare con la Luna e presentano delle oscillazioni che hanno una relazione stretta con il rilascio dei neurotrasmettitori fondamentali secondo le fasi lunari. Ecco il motivo per cui le persone attraversano diversi stati d’animo e capacità cognitive, senza modificare le loro abitudini: a influenzare questo meccanismo sono i fattori ambientali ciclici, che regolano la produzione dei nostri neurotrasmettitori.
Secondo Filippi, occorre tenere conto della sincronizzazione tra i cicli lunari e i processi cognitivi, che si delinea secondo una corrispondenza di base che viene illustrata di seguito.
- Prima fase lunare: acetilcolina
- Seconda fase lunare: serotonina
- Terza fase lunare: dopamina
- Quarta fase lunare: norepinefrina (o noradrenalina)
I neurotrasmettitori sono dei messaggeri chimici che viaggiano nello spazio sinaptico, trasportando informazioni da un neurone all’altro. Essi vengono sintetizzati dagli amminoacidi presenti nel cibo, ma sono influenzati anche dai fattori ambientali. Ad esempio, in inverno diminuisce la serotonina a causa della ridotta esposizione al sole. Quelli elencati qui sono certamente i predominanti quando si tratta di influenzare l’umore e le prestazioni psicofisiche.
Prima fase lunare: acetilcolina
La prima fase lunare corrisponde all’acetilcolina, la quale rende più sensibili e portati alle attività di gruppo, ma anche più reattivi da un punto di vista emotivo. Questa settimana è caratterizzata da moltissima energia. L’acetilcolina è associata alla memoria e all’apprendimento. Quando c’è la luna nuova è dunque il momento giusto per avviare nuovi progetti, per far crescere le piante, per sviluppare nuove idee, per visualizzare e manifestare delle intenzioni, sfruttando l’energia che aumenta.
Seconda fase lunare: serotonina
Durante questa settimana si hanno in genere molta energia e concentrazione mentale ed è l’ideale per realizzare un lavoro creativo. Si consigli di trovare uno spazio solitario per approfittare di tanta lucidità. La serotonina è coinvolta in numerose funzioni organiche e ha un ruolo importante nella digestione. In questa fase ci si sazia più facilmente, ma se non si è in grado di incanalare l’energia creativa, potrebbe stimolare una reazione opposta.
Terza fase lunare: dopamina
La settimana della dopamina è da dedicare alla distrazione e al divertimento. E’ il momento ideale per le attività sociali e per manifestare le qualità empatiche, che sono enfatizzate. La dopamina è associate a esperienze e stimoli che producono piacere ed eccitazione. Perciò è perfetta questa fase per concedersi qualche svago ed essere felici di quanto fatto in precedenza.
Quarta fase lunare: noradrenalina
Qui si entra nella fase attacco o fuga, quello stato difensivo che porta istintivamente a proteggersi. L’ispirazione è ai minimi e si tende a reagire in modo unidirezionale e aggressivo. E’ un periodo in cui il cervello rettile domina, pertanto è meglio non sprecare l’energia, così da superare più facilmente questa settimana piena di nervosismi.
Una volta che si prende consapevolezza di tutto questo, è possibile seguire un protocollo lunare che permette di migliorare la qualità della propria vita. Quando la Luna cresce si è più energici e concentrati; in fase di Luna Piena, però, è possibile che diminuisca la funziona cognitiva; durante la luna calante, invece si è più preoccupati. Non deve trattarsi di un dogma, ma di uno strumento in più per organizzare meglio le attività e catalizzare l’energia di ogni istante.
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Articolo di generazionebio.com
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