Non è ben chiaro il modo in cui la nostra società si è sviluppata a tal punto da girare intorno al cardine del denaro. Quest’ultimo non è sempre da vedere con una sfumatura negativa, però. Non si tratta solo di controllo e di potere, di giochi politici, sociali e culturali.
I soldi sono anche e soprattutto energia.
Per questo la credenza che i più hanno in merito andrebbe riprogrammata, per entrare in relazione con il denaro in modo nuovo e comprenderlo attraverso una visione più consapevole della nostra realtà culturale.
Anziché chiederci se i soldi sono buoni o cattivi, dovremmo semplicemente pensare ad essi come a qualcosa di neutro che conserva in sé determinate informazioni. Queste dipendono da come noi per primi decidiamo di forgiare la nostra realtà.
Sono sempre le nostre credenze a porci di fronte al denaro con un atteggiamento conflittuale. La soluzione, dunque, è giocare con quelle credenze per trasformarle.
Nel libro Prometheus di Robert Anton Wilson viene proposto un gioco molto divertente di magia, che ha però un potenziale molto efficace per manifestare denaro e abbondanza nella vita. Questo gioco non solo è in grado di migliorare le finanze personali, ma può anche dimostrare che il mondo non è governato da fatti oggettivi e logici, ma da sistemi di credenze.
Le istruzioni del gioco:
- Visualizzare in modo chiaro una moneta e poi immaginare, altrettanto vividamente, di trovarne una per strada. Ogni volta che si fa una passeggiata, cercare quella moneta, continuando a visualizzarla. Appuntare su un taccuino quanto tempo occorre per trovarla.
- L’esercizio precedente si spiega con l’ipotesi dell’attenzione selettiva: si suppone che per strada ci siano molte monete e che una venga trovata perché la ricerca è durata a lungo). Quindi cercare una seconda moneta.
- Questo si spiega con l’ipotesi alternativa. La nostra mente è in grado di controllare qualunque cosa. Così come abbiamo permesso alla prima moneta di manifestarsi, lo stesso accadrà con la seconda. La prima volta grazie all’attenzione, la seconda per merito della mente che plasma la materia.
- Confrontare il tempo impiegato a trovare la seconda moneta.
- E’ possibile attuare altri esperimenti simili, confrontando i due metodi, che si possono definire anche come coincidenza (il primo) e telecinesi (il secondo).
- Dopo un mese, rileggere gli appunti e le istruzioni.
E’ molto probabile che si scopra, per merito di questo esperimento ripetuto, che la realtà corrisponde a una danza di intenzioni, durante la quale le più chiare e strutturate finiscono per modellarla. Pertanto, sarebbe utile mettere da parte i dogmi o, almeno, non essere loro schiavi assoluti.
Per quanto concerne la manifestazione del denaro, questo esperimento giocoso aiuta a comprendere che gran parte di ciò che viviamo dipende da noi stessi, dal modo in cui siamo programmati a relazionarci con la realtà. Siamo davvero in grado di attrarre denaro, anche se, una volta compreso, si scoprirà che questo è il più insignificante dei traguardi che possiamo ottenere liberandoci dai dogmi. Sono molte altre le sorprese che sopraggiungeranno. Dipende solo da noi.
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Articolo di generazionebio.com
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