Una sana camminata può fare letteralmente miracoli, come rendere più creativo il cervello e alleviare persino i dolori, fisici ma soprattutto emotivi.
Quando per un lungo si vive in uno stato di ansia e di stress, il cervello è soggetto a indebolimento di processi cognitivi di base come memoria, capacità di comprensione e creatività.
Il più grande nemico del cervello è la routine. Fare le stesse cose tutti i giorni porta gradualmente a perdere interesse ed entusiasmo per la vita. Come conseguenza, il cervello rallenta la sua attività. L’attenzione cala poiché mancano i nuovi stimoli su cui concentrarsi. Anche la memoria inizia a perdere colpi, per mancanza di interesse verso ciò che ci circonda. La memoria si indebolisce, infatti, a fronte di una bassa motivazione.
Le abitudini influenzano quindi in maniera significativa l’attività cognitiva, poiché si creano sempre meno connessioni neuronali e meno sinapsi. Il cervello agisce infatti in modo automatico. Se mancano gli spazi per il divertimento e la creatività, esso si adagia su linee guida prestabilite, mettendo a grave rischio la nostra salute fisica, ma soprattutto emotiva.
Questi meccanismi si verificano più facilmente quando si vive nelle grandi città, dove i livelli di stress sono molto elevati, così come l’inquinamento. Proprio per questa ragione, è importante introdurre un’attività come la camminata, facendo diventare quella la nostra nuova, sana abitudine.
L’atto stesso di camminare ha in sé un enorme valore terapeutico.
Quando si cammina, il cervello non deve preoccuparsi di nulla. Camminare è una delle attività più semplici che si possa compiere e aiuta a fare il pieno di ossigeno, specialmente se si sceglie di praticarla in mezzo alla natura, magari al parco. In queste condizioni, viene stimolato il lobo frontale sinistro, che è proprio quello legato all’umore e alla creatività. Inoltre, l’attività fisica comporta sempre un rilascio naturale di endorfine, che aiutano a sentirsi più ottimisti e persino euforici.
Quando lo stato d’animo migliora, in automatica aumenta anche la creatività. Il cortisolo diminuisce e lo stress si abbassa, cancellando i pensieri negativi. E’ qui che si inizia a vedere tutto sotto una luce diversa, dove ci sentiamo rilassati e fiduciosi.
Purtroppo la maggior parte di noi è abituata a muoversi dentro spazi molto ridotti: la casa, l’ufficio, il supermercato, il ristorante. Ambienti che, oltre ad essere piccoli, sono sempre affollati ed è facile che si accendano delle tensioni per diversi motivi.
Camminare in uno spazio all’aperto aiuta a liberarsi e anche ad aprire la mente.
Il contatto con la natura può essere visto, in un certo senso, come il ritorno all’utero materno e alle nostre origini. E’ proprio una necessità organica. Camminare in città, nelle aree urbane, comporta risultati inferiori in termini di salute: in questi luoghi si continua a respirare particelle contaminate.
La natura è benefica per i polmoni, che si ricaricano di ossigeno puro, ma anche per gli occhi che osservano nuovi panorami, ricevendo nuovi stimoli utili al cervello.
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Articolo di generazionebio.com
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