Lo narra un documentario della BBC, che dimostra che Gesù era in realtà un monaco buddista di nome Issa, che trascorse in Tibet 16 anni.
La storia di Gesù è piena di misteri: non esiste alcuna testimonianza biblica della sua vita dall’età di 13 fino all’età di 29 anni. Di conseguenza, non si sa dove si trovasse in questo periodo di tempo.
Ci sono pertanto molte leggende costruite intorno a questi anni perduti. I Vangeli raccontano la nascita di Gesù e il suo viaggio in Egitto, in fuga da Erode (Matteo 2: 12-23). Nei Vangeli di Luca e Matteo c’è anche un riferimento a Maria e al giovane Gesù come residenti a Nazaret. Segue una menzione di Giuseppe, Maria e Gesù all’età di 12 anni, che visitano la città di Gerusalemme in occasione della Pasqua. Subito dopo, c’è un’enorme lacuna.
Si riscontra un’allusione al fatto che Gesù stava sviluppando una certa saggezza, nel Vangelo di Luca, ma nulla si sa a proposito di cosa stesse facendo e dove fosse.
Autori come Gruber e Kersten affermano che il buddismo avrebbe avuto un impatto significativo sulla vita e gli insegnamenti di Gesù, il quale sarebbe stato molto influenzato dagli insegnamenti della scuola Theravada in Giudea.
Un più recente documentario prodotto dalla BBC, inoltre, Jesus Was a Buddhist Monk, ha diffuso la tesi di alcuni esperti, secondo i quali Gesù sarebbe sfuggito dalla crocifissione e ritornato nella terra che amava. Durante la fuga dalla morte avrebbe incontrato i coloni ebrei in Afghanistan che avevano affrontato il dispotismo dell’imperatore Nabucodonosor.
Fu il medico russo Nicolas Notovich a raccontare nel suo libro La Vita Sconosciuta di Cristo di quando si imbatté, in un monastero buddista tibetano nella città di Leh in India, in due tomi che narravano la storia di Issa. Traducendo il documento, Notovich si rese conto che il documento doveva essere la storia di un bambino di nome Gesù, o Issa – che significa Dio – nato nel I secolo da una famiglia molto povera, in Israele.
Gesù fu chiamato “figlio di Dio” dagli studiosi Vedici, che gli insegnarono i testi sacri buddhisti dall’età di 13 fino ai 29 anni. Notovich tradusse circa 200 versi su 224 e il livello elevato di illuminazione di Gesù gli venne illustrato da uno dei lama, che gli spiegò che Gesù era uno dei 22 Buddha ed era il più grande di tutti, perché incarnava la spiritualità del Signore.
Questi racconti entrano in una perfetta sincronia con gli anni perduti di Gesù e la sua nascita in Medio Oriente. Secondo la religione buddista, quando un santo uomo muore, i saggi consultano le stelle per trovare il bambino che sarà la reincarnazione del Lama. Quando il bambino cresce, viene sottratto ai genitori dai saggi e gli viene insegnato il buddismo. Al tempo di Gesù il buddismo aveva alle spalle una storia lunga 500 anni, mentre il cristianesimo non esisteva ancora. Gli esperti sono convinti che Gesù sia stato portato in India all’età di 13 anni, per essere educato dai saggi.
Qui Gesù trascorreva il suo tempo insegnando nelle città sante di Jagannath, Banaras, Pradesh e Rajagriha.
Alcune teorie spiegano poi come Gesù, sfuggito alla crocifissione, trascorse gli ultimi anni della sua vita nel Kashmir, dove morì all’età di 80 anni. Questo significa che in India, Tibet e regioni circostanti Gesù avrebbe trascorso circa 60 anni della sua vita e si ritiene addirittura sia sepolto nel santuario di Roza Bal a Srinagar.
Alcuni testi portati alla luce a Nag Hammadi, in Egitto e il Vangelo di Tommaso supportano molte di queste teorie.
Per approfondire la storia, è interessante vedere il documentario prodotto dalla BBC, dove si spiegano tutte queste ipotesi. Con un’accurata ricerca online, è possibile reperirlo on demand.
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Articolo di generazionebio.com
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