I nostri denti rappresentano una mappa, che conserva tutte le nostre esperienze e quelle dei nostri antenati, così come i conflitti.
Oggi sono sempre più numerosi i dentisti e specialisti che applicano gli insegnamenti della dentosofia al loro lavoro quotidiano.
I denti, come il resto del corpo, sono attraversati da una corrente vitale che li collega al resto del corpo. Inoltre, attraverso le guance e in contatto con i nostri denti, passano i 12 meridiani energetici dell’agopuntura. Qualcuno sostiene che i denti abbiano rappresentano i primi aghi dell’agopuntura esistenti. Ogni dente riceve e invia informazioni al nostro sistema energetico.
Quando siamo in balìa di un conflitto emotivo, questo ha un impatto su vari livelli. Da un punto di vista materiale, l’influenza si attiva in una specifica area del cervello; a seconda della zona colpita, avverrà una manifestazione in un organo piuttosto che in un altro.
Durante questo processo, i denti fungono da protezione: prima che un organo sia colpito da un sintomo, il dente scarica le informazioni che sono state inviate dalla nostra psiche per attutire questa massa conflittuale. Perciò, il peso sull’organo risulterà minore. Chiaro è che, se il conflitto perdura nel tempo, sia dente che organo subiranno un sovraccarico.
Per i non esperti in odontoiatria, va detto che la bocca si può suddividere in quattro quadranti. Sopra alla nostra destra abbiamo il primo quadrante; sopra alla nostra sinistra abbiamo il secondo; sotto alla nostra sinistra c’è il terzo; in basso alla nostra destra il quarto.
Il primo quadrante rappresenta il clan e la figura paterna.
Il secondo quadrante rappresenta la famiglia e la figura della madre.
Il terzo quadrante rappresenta la casa.
Il quarto quadrante rappresenta il lavoro.
La numerazione dei denti inizia dagli incisivi e va fino ai denti del giudizio. Pertanto, il primo incisivo è il dente n° 1; il secondo incisivo è il dente n° 2, fino ad arrivare al n° 8 che è il dente del giudizio. Secondo questa logica, il primo incisivo del primo quadrante è il dente n° 11, mentre il dente del giudizio del primo quadrante sarà il n° 18. Il canino del secondo quadrante sarà il n° 23. Il primo numero indica a quale quadrante appartiene il dente e il secondo numero indica precisamente a quale dente ci riferiamo.
Il significato di ogni dente
11: Padre. Il ruolo che ha il padre
21: Madre. Il ruolo che ha la madre
31: Azione della madre
41: Aggressione maschile. Memoria di violenza.
Se l’11 e il 21 sono separati, significa che nella genealogia ci sono un padre e una madre separati e che quella persona porta con sé lo stesso conflitto vissuto dai genitori. Se uno dei due è dritto e l’altro è storto, significa che ci sono un padre e una madre che non si guardano.
Se il 21 è più avanti rispetto all’11, la madre sovrasta il padre.
12: Relazione con il padre. Come mi vedo rispetto a mio padre.
22: Relazione con la madre.
32: Protezione della madre.
42: Protezione del padre.
Se l’11 si trova sopra il 12, c’è il ricordo di un padre dispotico e padrone.
Una patologia al 32 manifesta il ricordo della mancanza di protezione da parte della madre.
Una patologia al 42 riguarda la memoria di un padre dispotico, da cui proteggersi.
13: Le regole, le leggi. Capacità di obbedire.
23: Morale, il bene e il male. Tradizioni e costumi e capacità di mostrarsi.
33: Ricordi di servitù, di schiavitù
43: Quando non è dritto, cadono i ricordi (reali o simbolici). Recupero di una proprietà.
14: Memoria di un bambino rimasto senza padre. Perdita dell’amore del padre.
24: Conflitto di mancanza, di vuoto, disconnessione dalla famiglia. Amore della mamma.
34: Memoria della perdita. Amore di coppia.
44: Perdita di fratelli
15: Memoria del tradimento. Qualcunoha tradito o è stato tradito. Disperazione.
25: Memoria di un rifiuto, di un inganno. Ingiustizia.
35: Memoria di un rifiuto.
45: Memoria di frustrazione e rabbia
16: I nostri sogni, quello che si cerca nella vita. Il clan di mio padre non si prende cura di me.
26: Necessità di essere una persona equilibrata. Parla di cosa voglio essere.
36: Riconoscimento, cognomi e soprannomi. Memoria di un bambino abbandonato. Estrazione dall’utero. Casa.
46: Desiderio. Conflitto di potenza maschile, memoria della vergogna. Mio padre ha sempre dei dubbi su ciò che faccio.
17: Esclusione del clan. Se le radici sono salde, vi è la memoria di un esilio.
27: Appartenenza alla famiglia, alleanza famigliare e tradizione.
37: Il merito. Il rifiuto. Io non valgo. Annegamento dei ricordi.
47: Memoria di un esilio, di non poter tornare. Non essere perfetto e sofferenza per il successo.
18: Soddisfare l’obiettivo della vita. Obbedire al capo.
28: Memoria del peccato con le leggi della chiesa. Relazioni moralmente vietate.
38: Memoria di una penitenza, di perdono.
48: Conflitto con la modestia e la sessualità. Segreti (nella maggior parte dei casi di natura sessuale)
L’identità personale, ciò che io sono è riflesso dall’osso basale.
I gesti, i movimenti, ciò che faccio si manifestano nel legamento dentale. Va detto che ogni malattia orale ci offre delle informazioni precise sul conflitto vissuto.
I programmi transgenerazionali ereditati si riflettono soprattutto nelle radici, che a seconda della loro conformazione ci danno delle informazioni accurate.
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Articolo di generazionebio.com
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