Chi soffre di vene varicose potrebbe trarre vantaggio dalla scoperta di quello che è il retroscena profondo di questa problematica. C’è un nesso tra le varici e le emozioni che non sono in grado di fluire liberamente.
Quando compaiono delle vene varicose significa che ci troviamo dentro una situazione che ci blocca e ci fa ammalare e che stiamo andando in una direzione che, profondamente dentro di noi, preferiremmo non prendere.
Il risentito delle varici è quello di sentirsi bloccati, costretti, soffocati.
Quando compare un’ulcera varicosa, che cresce e sporge, significa che la persona si sente macchiata, che soffre di un conflitto di separazione e di svalutazione.
Anche Louise Hay si espresse in merito, affermando che la persona che soffre di vene varicose prova disgusto, sconforto e ha la sensazione di essere sopraffatta.
E’ risaputo che qualsiasi squilibrio nel nostro organismo si manifesta sul piano fisico e su quello emotivo, oltre che a livello mentale.
Blocco fisico: le varici sono causate da una dilatazione eccessiva e permanente di una o più vene, accompagnata da un’alterazione della parete dei vasi sanguigni.
Blocco emotivo: la persona vorrebbe avere più libertà e tempo libero, ma non sa come fare. E’ tipico di chi si assume troppi compiti, anche pesanti e dolorosi, preoccupandosene poi troppo. Perciò, li esegue senza alcuna gioia. Può trattarsi di una persona che si trova intrappolata in una situazione odiosa. Osservare dove la vena varicosa si manifesta può essere di aiuto per individuare meglio il problema.
Blocco mentale: maggiore è il senso di pesantezza che danno le vene varicose, più forte è il messaggio che queste vogliono convogliare in merito alla vita, che viene percepita come pesante e dolorosa. Occorre prendere una pausa.
Quella voce che spinge a fare sempre di più e sempre meglio non è la voce del cuore. Deve essere il cuore a dirigersi, perché è quello che conosce meglio i nostri bisogni. E’ quello che ci porta a scegliere ciò che amiamo.
Generalmente le varici compaiono sulle gambe e sono il risultato di vene ipertrofiche. Le gambe sono quelle che ci permettono di camminare e di spostarci da un posto all’altro. Le vene varicose sulle gambe mostrano quindi una scarsa circolazione.
E’ possibile allora che non ci si senta a proprio agio in un posto o in una situazione attuale. Non c’è più alcuna gioia in questo. Può trattarsi di un lavoro o di una relazione.
Il sangue rappresenta la gioia di vivere e la circolazione dell’amore e le varici esprimono un profondo conflitto emotivo legato alla capacità di amare e di ricevere tutto questo amore.
La direzione appena intrapresa non offre alcun appagamento, da un punto di vista emotivo. La sensazione più vivida è di trascinare un peso enorme e di essere come i prigionieri, che provano a muoversi ma sono incatenati. Si tratta spesso di un peso finanziario.
Talvolta, le varici compaiono in gravidanza, cosa che mette in luce le paure legate alla maternità. La donna che ne soffre teme di condividere questo amore con un altro individuo, perdendo così la propria individualità.
Una volta che ha avuto luogo la presa di coscienza di ciò che si annida dietro alle varici, è possibile allora passare all’azione e fare tutto ciò che è indispensabile per tornare a fare le cose che ci piacciono, a scegliere per noi stessi e sentirci finalmente di nuovo liberi.
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Articolo di generazionebio.com
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